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Pd: Orfini convoca direzione, discutiamo senza indugio

Alla minoranza Pd: A Roma vogliamo vincere, no giocare

Il presidente del Pd, Matteo Orfini, dopo lo scontro interno apertosi tra i dem ha annunciato: "a fronte della discussione sviluppatasi in queste ore all'interno del Partito, ritengo sia necessario che il tema venga affrontato senza indugio e in maniera esplicita nelle sedi opportune. Per questo motivo, in accordo con il segretario nazionale Matteo Renzi, ho deciso di convocare la direzione del Pd il prossimo 21 marzo".

"Lo dico ai leader nazionali della minoranza: noi qui continuiamo a lavorare per vincere Roma - ha scritto Orfini su Fb -. Siamo in partita, e anche solo 4 mesi fa nessuno ci avrebbe scommesso (sfido chiunque a dire il contrario). Noi invece ci abbiamo creduto. Se avete voglia di venire a dare una mano, ne siamo lieti. Se volete continuare a giocare al congresso fate pure. Ma non ve la prendete se non risponderemo più. Abbiamo cose più urgenti da fare: vincere le elezioni nella capitale d'Italia". 

"Vediamo di capirci: la minoranza del Pd mi attacca per aver detto che nel 2013 a Roma c'erano le truppe cammellate, i capibastone e un partito travolto da Mafia capitale. Purtroppo non è una mia opinione. Ma pura cronaca. E dire che le primarie del 2013 erano organizzate e gestite da quel partito anche. Sono 14 mesi che ripuliamo e bonifichiamo. Questo ha un costo - esordisce Orfini nel post -. Anche in termini di partecipazione, basta vedere i dati di Ostia e Tor bella monaca. Molti elettori a Roma si sono allontanati per lo spettacolo di quel partito. Speranza mi invita a essere umile e a recuperare voti. È quello che a Roma facciamo da mesi (ieri scenari politici ha pubblicato l'ultimo di una serie di sondaggi che racconta di come un partito che a giugno era dato al 16% oggi sia in testa quasi al 30%). Se oggi stiamo meglio è perché non abbiamo messo la polvere sotto al tappeto. E abbiamo raccontato la verità".

"Siamo in campagna elettorale e stiamo cercando di dare risposte ai problemi dei cittadini. L'idea che in questo momento ci sia qualcuno che dice "facciamo il congresso" avrebbe, secondo me, un effetto curioso. Ci prenderebbero per pazzi", ha detto Orfini - ECCO IL VIDEO

Il leader della minoranza Pd Roberto Speranza ieri rispondendo ad una domanda sull'affluenza alle primarie a Roma - "Guai a sottovalutare i numeri dell'affluenza alle primarie. Numeri che testimoniano un'inquietudine, un disagio di un pezzo largo dei nostri elettori rispetto alla traiettoria del Pd. Elettori che non capiscono dove va il Pd". "Non è stato facile, inoltre, spiegare ai romani come un'esperienza del Pd si sia interrotta dal notaio", ha osservato Speranza.

"Le primarie sono una competizione, poi si lavora insieme, tutti, a sostegno dei nostri candidati", ha detto Speranza assicurando che la minoranza Pd sosterrà in tutte le città i vincitori delle primarie Dem. A Roma "lavoreremo tutti per la vittoria di Roberto Giachetti", ha aggiunto Speranza.

"Il doppio incarico di Renzi, nei fatti, non sta funzionando. Non c'è un segretario a tempo pieno e il Pd sul territorio rischia di diventare un insieme di comitati elettorali e lasciare le porte spalancate al trasformismo", ha detto Speranza rispondendo, nel corso di una conferenza stampa, ad una domanda sul doppio incarico segretario-premier di Matteo Renzi.

"Il Pd non può essere il megafono di Palazzo Chigi, non può essere una sola persona e un solo punto di vista", aggiunge. 

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