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Unioni civili: Renzi, "Chiudere entro la settimana al Senato. Meglio un pezzo oggi che tutto mai"

Il premier: "Poi subito alla Camera"

Sin dal mattino Matteo Renzi chiarisce le sue intenzioni: avanti sull'accordo con Ncd, strada sbarrata al M5s del quale è difficile fidarsi. "La mia proposta - spiega Renzi a Rtl 102.5 - è che si chiuda la legge entro la settimana, rapidissimamente, un provvedimento sulle Unioni Civili al Senato e poi andare immediatamente alla Camera". "Potrebbe non essere il testo migliore rispetto alle attese di tanti - spiega il premier - ma potendo scegliere tra il tutto mai e un pezzo oggi è meglio fare subito la legge, altrimenti il rischio è la paralisi, l'ennesima palude in cui come faceva sempre la politica si chiacchiera e si promette e poi non si mantiene".

La stessa linea viene ribadita all'assemblea con i senatori Dem. "Nonostante le difficoltà dei numeri - dice Renzi - in Senato dobbiamo andare avanti sul tema dei diritti". Il premier, spiegano, faceva riferimento non solo alle unioni civili ma anche a temi come adozioni e cittadinanza. "Sul maxiemendamento con fiducia possiamo approvare la legge al Senato in massimo una settimana e due mesi alla Camera", ha detto il premier, a quanto riferisce chi è presente, nell'assemblea Pd chiamata a decidere se sostenere la scelta del governo di intervenire sulle unioni civili.

Nel maxiemendamento che il governo dovrebbe presentare sulle unioni civili e sul quale potrebbe mettere la fiducia, non ci sarà la "stepchild adoption", ha confermato Renzi all'assemblea Pd, spiegando che il testo Cirinnà sarebbe corretto con gli emendamenti Lumia, sul quale era già stato raggiunto un accordo nel Pd, ma sarebbe stralciato l'articolo 5 che riguarda l'adozione del figlio del partner.

Renzi attacca anche i cinquestelle. "Quando le cose non si chiudono c'è sempre chi dice che potevamo fare in un altro modo. Io difendo il tentativo fatto fino alla settimana scorsa di provarci con i Cinque stelle, ma c'è stato un dietrofront inaspettato, ci hanno fregato e ora non possiamo rischiare di affondare una legge fondamentale per milioni di italiani". Lo ha detto il premier Matteo Renzi all'assemblea Pd, secondo quanto viene riferito. "Il Pd non può essere preso in giro: M5s gioca sulla pelle dei diritti con una posizione spregiudicata", ha aggiunto.

L'intesa è necessaria perchè, come ha ammesso ieri il premier Matteo Renzi che festeggia i due anni di governo con una conferenza alla stampa estera: "Il Pd non ha vinto le elezioni e al Senato ha 112 voti, quindi, "bisogna trovare un accordo". Intesa che si cerca anche guardando ad Ncd che fa sapere: "Su un nuovo testo è possibile anche l'ok di Fi". 

La Cgil aderisce agli appelli del mondo associativo e sarà in piazza a Roma, sabato 5 marzo, nella prevista manifestazione nazionale. "Siamo stati nelle piazze di 'Svegliati Italia' - si legge in una nota della Segreteria nazionale della Cgil - per sostenere l'approvazione della legge sulle Unioni civili nel testo attualmente in discussione in Parlamento. L'Italia deve recuperare un grande ritardo sul terreno dei diritti civili. Ogni ritorno indietro rispetto a quanto previsto nel ddl Cirinnà sarebbe riconoscere che il nostro Paese continua a porsi fuori dal contesto dei Paesi avanzati che oramai da lungo tempo riconoscono e regolano con efficacia tali diritti".

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