"Il primo obiettivo, quello della
possibilità di effettuare il referendum, è stato raggiunto, ma
ora dobbiamo guardare al traguardo decisivo: quello di impedire
le trivellazioni nei nostri territori e nel nostro mare e
mettere la parola fine a questa spada di Damocle che pende sulle
teste di milioni di cittadini e aziende del Veneto e delle altre
regioni adriatiche". Il presidente del Veneto Luca Zaia saluta
con soddisfazione l'ammissione da parte della Corte
Costituzionale del quesito referendario, proposto da nove
Consigli regionali, sulla durata delle autorizzazioni a
esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti petroliferi già
rilasciate.
"Noi continuiamo a opporci con fermezza alle perforatrici che
il governo Renzi vuole calare sui nostri territori - rileva Zaia
- e a lottare con ogni mezzo contro lo sfruttamento petrolifero
dell'Adriatico, che potrebbero provocare enormi danni al nostro
ambiente e all'economia turistica costiera. Ora anche i
cittadini potranno dire di no a questa sciagura".
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