Matteo Renzi è a Beirut, in Libano, per una visita istituzionale. Jeans e giacca mimetica, il premier ha raggiunto in elicottero la base Unifil di Shama, dove c'è il comando italiano. Ad accompagnarlo il generale Claudio Graziano, Capo di Stato maggiore della Difesa, e l'ambasciatore italiano in Libano, Massimo Marotti.
Davanti agli attacchi terroristici anche in Europa "dobbiamo rispondere lavorando costantemente per non farci sconfiggere dalla paura in patria ma venendo anche qui, con la consapevolezza e l'orgoglio di essere italiani". Lo ha detto il presidente del Consiglio ai caschi blu italiani dell'Unifil, la forza di interposizione dell'Onu nel sud del Libano al confine con Israele. "Questo è un luogo che ci rende orgogliosi di essere italiani", ha aggiunto Renzi. Il premier ha visto il primo ministro del Libano Tammam Salam. "E' un momento - ha detto dopo l'incontro - molto importante e delicato in questa parte di mondo. L'Europa deve guardare di più e meglio in questa direzione".
Il discorso ai caschi blu - "Viva l'Italia, viva la stabilità, viva la capacità di stare nell'Onu a testa alta e con l'orgoglio di appartenere al tricolore". Con queste parole il premier ha concluso il suo discorso ai 'caschi blu' italiani dell'Unifil nel sud del Libano, il contingente più numeroso delle missioni all'estero. "Non importa quanto sia complicato il futuro, noi siamo l'Italia, e siamo orgogliosi dei nostri soldati", ha aggiunto Renzi.
C'è "una specificità del made in Italy anche nel fare operazioni di peacekeeping", una specificità fatta di "una straordinaria professionalità unita a una grande umanità". Renzi ha sottolineato che quella dell'Italia in questa regione è "una presenza storica", fin dalla partecipazione alla forza multinazionale nel 1982 e poi con l'Unifil, comandata attraverso gli anni da ben tre generali italiani: Graziano, Serra, e ora Luciano Portolano.
"Grato e orgoglioso per lo straordinario lavoro delle donne e degli uomini italiani in Libano. Buon Natale e grazie per il vostro servizio. Viva l'Italia". E' il messaggio che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha scritto sul libro d'onore alla base italiane di Shama, dove ha salutato i militari della missione Unifil. "Per quanto complicato, difficile, arzigogolato sia il nostro futuro, noi siamo l'Italia, un paese orgoglioso di quello che siamo e di quello che i nostri militari fanno, capaci di guardare negli occhi chiunque", ha sottolineato Renzi nel suo intervento. Ai militari italiani il presidente del Consiglio ha espresso "dal profondo del cuore" la "riconoscenza non solo del governo ma di tutti gli italiani: i presidenti del Consiglio passano, resta l'affetto di tutti i cittadini italiani, per i militari che lasciano a casa gli affetti più cari e indossano il casco blu ma anche il tricolore, simbolo di quello di quanto di più caro abbiamo nel cuore e nell'anima. Siamo l'Italia, orgogliosa della sua cultura e della sua storia ma anche dei suoi soldati. Viva l'Italia, via la stabilità, viva la capacità di stare dentro l'Onu a testa alta", ha affermato.