E' del Movimento 5 Stelle il primo candidato sindaco di Milano per le Comunali del 2016. Una donna, come a Torino: si tratta di Patrizia Bedori, 52 anni, consigliera di zona 3, disoccupata. Gli altri 7 sfidanti - che hanno partecipato alle primarie 'fisiche' di ieri pomeriggio, precedute lunedì sera da una auto-presentazione pubblica stile talent show - erano tutti uomini. Insieme, gli 8 attivisti M5S si sono presentati ai seggi, gomito a gomito, e hanno atteso l'esito dello spoglio. "Sono orgogliosa di far parte di questa bellissima comunità, voglio cambiare questa città, la voce va data ai cittadini", il primo commento dal palco.
Subito dopo, la neo-candidata sindaco è stata però portata via quasi di corsa dall'auditorium di zona Lambrate, dove si sono tenute le consultazioni fra gli attivisti. Sono state infatti vietate espressamente le interviste. Primarie blindate, perché chi non era iscritto al Movimento (a partire dai giornalisti) è stato tenuto a distanza (si era sparsa la voce che arrivasse anche Gianroberto Casaleggio a votare, ma non si è visto). Ci sono stati al momento problemi soprattutto per avere i dati della affluenza alle primarie: hanno votato alcune centinaia di persone, gli iscritti milanesi sono molto di più (ma anche su questo nessuno dell'organizzazione si è premurato di informare più precisamente sul punto). E al momento della proclamazione, non sono state annunciate le percentuali raccolte dai singoli candidati, su cui la base ha votato con il metodo Condorcet. Il dato politico è comunque che i 5 Stelle a Milano si sentono pronti ad allargare il consenso rispetto al 2011, quando presero il 3,4%. "Allora l'obiettivo era di entrare in Consiglio comunale - ha detto l'unico consigliere uscente, Mattia Calise, a cui è toccato annunciare il nome del candidato sindaco -. In questi anni abbiamo dimostrato di sapere portare trasparenza. Oggi corriamo per vincere. In questi mesi saremo messi alla prova". Ora via ai tavoli tematici per il programma.