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Legge di Stabilità, allarme dei tecnici su Comuni per taglio Tasi

I tecnici di Camera e Senato: 'Rischio tensioni risorse per sanità'

Allarme dei tecnici del Senato su alcune misure chiave della manovra come l'eliminazione della Tasi che rischia di creare problemi ai bilanci dei comuni. Il testo è in discussione a Palazzo Madama. Polemica la Cgil sentita in audizione in commissione Bilancio.

L'atttacco della Camusso - La legge di stabilità "favorisce chi ha di più e crea difficoltà alle persone che hanno necessità". E' il parere del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ascoltata in audizione in Commissione Bilancio del Senato. Camusso ha citato come esempi "l'ennesimo taglio" a patronati e Caf e la possibilità di pagare gli affitti in nero.

Camusso: "C'è un nuovo taglio per gli Enti Locali"

 

Squinzi, bene su impieghi non su spending  - La legge di stabilità "appare positiva negli impieghi, ma presenta alcune criticità nel reperimento delle risorse. Continuiamo a ritenere una priorità l'adozione di una vera spending review in grado non solo di ridurre la spesa pubblica ma, soprattutto, di favorire una maggiore qualità ed efficienza della stessa". Lo dice Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. Il provvedimento, ha sottolineato il numero uno degli industriali in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, "prevede una serie di tagli, ma non contiene un piano complessivo di efficientamento e riqualificazione della spesa, poiché i risparmi sono principalmente riallocazioni. Ci si obbliga così a reperire risorse nei soliti capitoli di spesa come quello dei giochi, che invece necessita di una riforma organica, e degli enti territoriali, che tra il 2009 e il 2015 hanno subito circa 34 miliardi di tagli. Poco meno della metà della diminuzione delle spese, 3,6 miliardi, è prevista, infatti, da sanità e Regioni, rischiando così un significativo depotenziamento dell'assistenza a imprese e cittadini e penalizzando soprattutto i servizi e le imprese della filiera della salute". Il potenziamento del sistema centralizzato di acquisti "è opportuno, sebbene debba essere monitorato con attenzione l'impatto in termini di costi sostenuti per implementarlo. Pertanto, - ha proseguito - è indispensabile proseguire nell'applicazione di fabbisogni e costi standard, per garantire trasparenza e responsabilità nell'impiego delle risorse pubbliche". Secondo Squinzi, vanno "radicalmente ripensati, invece, i tagli agli acquisti di beni e servizi informatici da parte della PA. Così si dimezza una spesa per innovazione che è già la più bassa tra i principali competitor europei sia in termini assoluti sia relativi. L'intervento è irrazionale e rischia di bloccare gli investimenti innovativi proprio nel momento in cui il Governo sta dispiegando le strategie sulla banda ultralarga e sulla crescita digitale, senza le quali sarà impossibile raggiungere gli obiettivi richiesti dall'Agenda digitale europea al 2020 e sostenere la competitività del Paese".

Squinzi: "Grandi assenti ricerca, innovazione e Sud"

 

Il parere dei tecnici

Eliminare Tasi e Imu agricola e compensarle con l'aumento del fondo di solidarietà comunale "può determinare un irrigidimento dei bilanci in quanto si limita la possibilità di manovra dei comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame". Così i tecnici di Camera e Senato nel dossier sulla legge di Stabilità.

Inoltre, "l'ulteriore decremento" nel 2016 dei fondi per la sanità, già ridotti quest'anno rispetto a quanto previsto in origine, "potrebbe creare tensioni lungo tale linea di finanziamento". I tecnici sottolineano però che "la centralizzazione degli acquisti" dovrebbe "facilitare il conseguimento di risparmi".

I tecnici poi sottolineano i margini "ristretti" visto che non vanno inclusi le risorse della sanità. "Sarebbe utile una valutazione del Governo in merito alla effettiva praticabilità" dei tagli alle Regioni cui vengono chiesti "nel triennio 2017-2019 complessivamente nuovi risparmi per oltre 17 miliardi".

Dubbi dei tecnici del Senato sul gettito atteso dal pagamento del canone Rai in bolletta. Nel dossier sulla legge di Stabilità si richiedono dati "aggiornati in tema di evasione/inadempimento e morosità" sia sul canone sia della bolletta elettrica, per "escludere eventuali ricadute sul gettito in dipendenza del grado di morosità nel pagamento delle utenze elettriche".

Viste le risorse stanziate con la legge di Stabilità,"sulla base di una retribuzione lorda ai fini previdenziali di 24.000 euro e di un part-time al 50% il beneficio potrebbe riguardare circa 30.000 lavoratori, nell'anno di massima esposizione finanziaria e con utilizzo per l'intero anno della misura".

Sul contante si sono "reiterati interventi nel breve periodo" con "procedere in direzioni talvolta contrapposte". Nel dossier sulla legge di Stabilità i tecnici spiegano anche che "in assenza di valutazioni specifiche nella relazione tecnica in merito all'impatto finanziario della misura non appare allo stato possibile formulare valutazioni precise e fondate su analisi univoche ed incontrovertibili in merito alle conseguenze della misura in esame sui saldi di finanza pubblica".

Servirebbero "adeguate rassicurazioni sulla effettiva e piena sostenibilità dell'irrigidimento" del turnover, visto che "negli anni più recenti le amministrazioni hanno subito già un blocco drastico dei reclutamenti che potrebbe averle già messe nella condizione di non poter assicurare i livelli minimi di servizio". 

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