Marco Causi il 'veltroniano' torna in Campidoglio. Questa volta da numero due del sindaco Ignazio Marino. E sarà ancora lui l''uomo dei conti' a Palazzo Senatorio. Il nuovo vice prescrive la sua ricetta per la 'Fase 2': più investimenti per il rilancio della Capitale e lavoro 'gomito a gomito' con Palazzo Chigi. Causi, classe 1956, nato a Palermo, è un veterano del colle capitolino. Dal 2001 al 2008 è stato assessore al Bilancio durante la giunta Veltroni. Nel 2008 poi è stato eletto in Parlamento. Lì da deputato si è occupato soprattutto di questioni finanziarie e fiscali ricoprendo il ruolo di vicepresidente della commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale. Non a caso è stato uno dei membri della 'cabina di regia' per la stesura del piano di rientro previsto dal decreto 'Salva Roma'. Oggi il suo ritorno ufficiale in Campidoglio. "Ho lavorato qui sette anni -dice il neo vicesindaco di Roma - Tornare è molto emozionante e mi dà il senso di una grande responsabilità. Mi è stato chiesto di dare un contributo e cercherò di fare quel che posso". A chiedere il suo ritorno nella giunta capitolina è stato non solo il sindaco Marino ma anche il segretario del Pd Matteo Renzi. E intanto Causi annuncia che "per ora" non lascerà il suo incarico alla Camera dei deputati - rinuncia però allo stipendio da vicesindaco.
Un rientro quello di Causi che aveva creato non pochi mal di pancia in casa dem. Diversi consiglieri giudicano in negativo questo innesto nell'equipe del sindaco-chirurgo. Un "ritorno al passato", lo hanno bollato alcuni. "Io vorrei parlare del presente e del futuro, non del passato" taglia corto Causi e a chi gli chiede se si rimproverasse qualcosa nella sua passata esperienza in Campidoglio risponde: "In questo momento stiamo pagando gli errori della giunta Alemanno. I famosi derivati del Comune, che un certo giornalismo superficiale chiama bond, erano obbligatori. Non erano una scelta. Io sono ancora qui e nessuno ha trovato dopo 8 anni in quei contratti cose strane". E a chi parla di lui come un assessore part-time chiosa: "Fatemi fare un pò il Pierino. Tra i parlamentari sono al terzo posto per indice di produttività. Quindi rispondo che la stessa produttività del Parlamento la metterò qui al Comune". Ora a Roma è il momento di ripartire. E Causi cercherà di farlo da numeri e conti. Parla di un'"emergenza in città" ma assicura che il bilancio del Comune "non è messo male". "La situazione delle casse capitoline è buona rispetto agli anni passati" commenta il numero due. La sua ricetta passerà per una 'cura investimenti' soprattutto per sopperire a quella "carenza di manutenzione ordinaria su tanti aspetti". E per questo annuncia uno "stretto affiancamento del governo". Martedì è stato già convocato il tavolo interistuzionale con Palazzo Chigi. "Mentre prima con il piano di rientro è stata una fase risanamento - spiega Causi - da martedì cominciamo una fase 2 di rilancio in cui Governo, Campidoglio e Regione Lazio metteranno in campo tutte le forze per risolvere i problemi. Il primo punto che affronteremo sarà il Giubileo".