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Papa parla di Grecia, ma già pensa a viaggio Cuba e Usa

Un'ora di intervista di ritorno da Ecuador, Bolivia e Paraguay. "Non ho assaggiato coca. Davanti ai selfie mi sento un bisnonno"

 Dalla crisi greca alle relazioni Usa-Cuba, dal ruolo dei movimenti popolari nella globalizzazione al prossimo viaggio negli Stati Uniti, passando per temi più informali come l'uso dei selfie, il Papa, sul volo che da Asuncion lo portava a Roma al termine del viaggio in Ecuador, Boliva e Paraguay, ha concesso una conferenza stampa di un'ora.

Ecco i temi principali che ha affrontato:

- LA CRISI GRECA: "Mi auguro che trovino una strada per risolvere il problema greco, e anche una sorveglianza per non ricadere negli altri Paesi nello stesso problema", interpellato prima che si avesse notizia del raggiunto accordo. "Perché, quella strada del prestito e debiti, alla fine non finisce mai".

- DAVANTI AI SELFIE MI SENTO UN BISNONNO, è un'altra cultura, ma la rispetto, ha scherzato Bergoglio.

- NON HO ASSAGGIATO LA COCA: "questo è chiaro, eh?", ha detto suscitando una risata, e ridendo lui stesso, dopo varie domande sulla sua resistenza ai ritmi massacranti del viaggio.

- IL CROCIFISSO SULLA FALCE E MARTELLO: "Capisco questa opera, la considero una espressione di arte di protesta, per me non è stata un'offesa, ve lo dico perché non ci siano opinioni sbagliate. La porto con me in Vaticano", ha detto a proposito del crocifisso su falce e martello ispirato al disegno del gesuita assassinato da dittatura di Luis Meza. "Non conoscevo questo, e neppure sapevo che Espinal fosse scultore così quando l'ho visto sono rimasto sorpreso. Si può qualificare come il genere dell'arte di protesta... Questa opera è marxismo, ma anche critica all'imperialismo.... Espinal è stato ucciso, la teologia della liberazione aveva tante branche e una era con l'analisi marxista della realtà, padre Espinal apparteneva a questo, questo lo sapevo, perché all'epoca ero rettore della facoltà di teologia e se ne parlava tanto. Lo stesso anno - ha raccontato Bergoglio - padre Arrupe (generale dei gesuiti, ndr) ha scritto una lettera a tutta la Compagnia di Gesù sulla analisi marxista, frenando un po'". "Racconto questo per fare l'ermeneutica di quell'epoca... io capisco questa opera, per me non è stata una offesa, e lo dico a voi perché non ci siano opinioni sbagliate. Ho pensato: 'se la porto in Vaticano finisce in un museo, allora ho pregato e ho deciso: alla Madonna di Copacabana ho lasciato le due onorificenze e invece il Cristo lo porto con me in Vaticano".

- CUBA-USA: "Tutti e due perderanno qualcosa, e guadagneranno qualcosa, perché il negoziato è così. Ma tutti e due guadagnano in pace, amicizia. Papa Bergoglio è stato interpellato sul riavvicinamento Cuba-Usa cui ha contribuito anche la Chiesa, e sul rispetto dei diritti umani, in particolare la libertà religiosa. "I diritti umani sono protetti e non si rispettano i diritti umani soltanto in due paesi, io dico che in tanti paesi del mondo non si rispettano i diritti umani". "Ci sono anche dei paesi europei dove non ti lasciano fare un segno religioso, per diversi motivi, e anche in altri continenti è lo stesso". Ha detto anche che "il processo tra Cuba e Usa non è stato una mediazione, ma la buona volontà dei due paesi, noi non abbiamo fatto quasi nulla, solo piccole cose.... Davvero è andata così". Il Papa ha anche aggiunto essere "preoccupato in questo momento che non si faccia il processo di pace in Colombia".

- I MOVIMENTI POPOLARI: "Il mondo dei movimenti popolari è una realtà, una realtà molto molto grossa in tutto il mondo. Che ho fatto io? Dare a loro la dottrina sociale della Chiesa, come faccio con gli imprenditori". Così il Papa sull'incontro cui ha partecipato in Bolivia. "Ho fatto un discorso abbastanza grande, un riassunto della dottrina sociale della Chiesa, ma applicato alla loro situazione. Quando devo parlare al mondo dell'impresa faccio lo stesso". Quindi ha ricordato che nella sua enciclica "Laudato sì" c'è un passaggio sulla proprietà privata. "La Chiesa non può restare indifferente, dialoga, e bene, avete visto l'entusiasmo 'la Chiesa ci aiuta a lottare', questo è dialogo, non è opzione per la strada anarchica, questi non sono anarchici, sono per il lavoro, contro gli scarti".

- NON HO PAURA DI ESSERE STRUMENTALIZZATO: Sa che a volte le sue parole vengono lette "fuori contesto", e si tenta di strumentalizzarle ma, non ha "paura, semplicemente invito a guardare il contesto, se sbaglio provo un po' vergogna, chiedo scusa e vado avanti". In un altro passaggio aveva invitato a fare "l'ermeneutica totale" di un testo o di un intervento.

- CRITICHE USA A ENCICLICA: "Ho sentito di alcune critiche che sono state fatte negli Usa" alla condanna del profitto ad ogni costo a scapito dei poveri. "Ma non ho avuto tempo di leggerle, mentre ogni critica deve essere ben recepita, studiata, e non ho dialogato ancora con quelli che fanno critiche" e ha aggiunto che per il viaggio di settembre negli Stati Uniti "devo cominciare a studiare, finora ho studiato questi tre paesi bellissimi in cui siamo stati, adesso devo cominciare a studiare per Cuba e Stati Uniti. Devo cominciare a studiare queste critiche, e poi dialogare un po'".

- AMERICA LATINA: "La chiesa latino americana è ricca perché e giovane, "e vuole darci tanto". "Ha una grande ricchezza, è una chiesa giovane, questo è importante, con una certa freschezza, anche con alcune informalità, non è tanto formale, ha una teologia ricca che ricerca e io ho voluto dare animo a questa chiesa giovane, e credo che questa chiesa può darci tanto a noi, dico una cosa che mi ha colpito tanto, tutti e tre i paesi, c'erano lungo le strade i papà e le mamme, con i bambini, facevano vedere i bambini, ma mai ho visto tanti bambini".

- EUROPA: In Europa il "calo delle nascite spaventa un po' e anche le politiche per aiutare le famiglie numerose, sono poche: penso alla Francia che ha una bella politica per aiutare le famiglie numerose che è arrivata credo a più del 2% di nascite, ma le altre ora sono sullo 0 o di meno, non tutti però...", ha detto citando l'Albania.

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