"Se gli elettori andassero a votare e noi fossimo i secondi dopo Renzi, io ci sono, non mi tiro indietro". Risponde così il leader della Lega Matteo Salvini a "In 1/2 h" a chi gli chiede se è pronto a essere lo sfidante di Renzi.
Abbiamo bisogno di chi governa la Liguria, non di chi la scambia nel gioco delle figurine con il Veneto di Salvini o con il congresso del Pd". Così il premier Matteo Renzi in un'intervista al direttore del Secolo XIX Cassinis. Alla vigilia dal suo intervento alla Spezia, per un'iniziativa a sostegno della candidatura di Raffaella Paita, Renzi sottolinea che "Lella è una giovane donna, preparata e competente" scelta "dagli elettori delle Primarie con un ampio margine. L'hanno scelta i liguri che sono andati ai gazebo. E la sceglieranno anche i liguri che andranno ai seggi".
Renzi attacca nuovamente Luca Pastorino, l'ex Pd candidato con Rete a Sinistra, che gli ricorda "Bertinotti in formato 2.0, l'unica speranza per Forza Italia" e poi sfida la Cgil, "che non ha mai scioperato contro la Fornero e va in piazza a Genova a pochi giorni dalle elezioni". Infine un giudizio su Beppe Grillo, che "si limita a stare sui tetti in piazza, ma non vuole cambiare l'Italia".
E se finisse davvero 4-3, ovvero con quattro Regioni al centrosinistra invece delle 7 che il Pd sognava di conquistare? "Per gli amanti del calcio - risponde Renzi - il 4-3 evoca ricordi fantastici, con il piattone di Gianni Rivera e la Germania eliminata. Da quando sono segretario abbiamo recuperato quattro regioni alla destra: Piemonte, Sardegna, Calabria e Abruzzo, superato il 40% alle Europee, recuperato molte città.
Fosse un 4-3 sarebbe comunque una vittoria per il Pd. Ma credo che andrà meglio".