Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Berlusconi ai deputati di Forza Italia: 'Io tra gli obiettivi dell'Isis'

Berlusconi ai deputati di Forza Italia: 'Io tra gli obiettivi dell'Isis'

Andrò in televisione e farò comizi ma solo al chiuso

ROMA, 23 aprile 2015, 10:08

Redazione ANSA

ANSACheck

BERLUSCONI ACCELERA SU INTESE REGIONALI, RESTA NODO PARTITO - RIPRODUZIONE RISERVATA

BERLUSCONI ACCELERA SU INTESE REGIONALI, RESTA NODO PARTITO - RIPRODUZIONE RISERVATA
BERLUSCONI ACCELERA SU INTESE REGIONALI, RESTA NODO PARTITO - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono tra gli obiettivi dell'Isis. In cima alla loro lista di bersagli. Lo ha detto Silvio Berlusconi, a quanto raccontano diversi presenti, nel corso della riunione dei deputati di Fi. L'ex premier ha motivato in questo modo la decisione di non prendere parte a comizi all'aperto. "Andrò in televisione e farò comizi ma solo al chiuso perchè all'aperto qualcuno può attentare alla mia vita", ha detto Silvio Berlusconi. 

Cav attacca Renzi, 'E' bulimico di potere'

(di Yasmin Inangiray) Due assemblee distinte, prima i deputati e poi i senatori, dove Silvio Berlusconi si presenta per ribadire sostanzialmente quanto già tutti sapevano: nessun appoggio all'Italicum ("una legge cambiata da Renzi 17 volte") e poi bocciatura totale di quanto fatto fino ad ora dal premier: "il governo ha fallito, avevamo ragione noi su tutto". Ma non solo, "con il combinato disposto delle riforme Renzi sta facendo una piccola dittatura". Ma più che di politica interna e di futuro del partito, argomento per nulla toccato, il Cavaliere si è concentrato a discutere di politica estera, Libia in primis, ma soprattutto del rischio che lui personalmente corre: "Sono tra i bersagli dell'Isis" ha detto davanti ai deputati motivando in questo modo l'impossibilità a tenere comizi all'aperto "farò interviste in Tv e convegni al chiuso perchè la mia vita è a rischio". Sulla carta la decisione di convocare i gruppi parlamentari aveva come obiettivo quello di provare, alla vigilia di elezioni regionali (ad alto rischio flop) e all'imminente votazione sulla legge elettorale, di tenere insieme un partito ormai diviso in tante anime. I piani per il futuro però non sono stati resi noti, anche se il Cavaliere ha tenuto a ribadire ai suoi parlamentari l'intenzione di rinnovare Forza Italia: "dobbiamo arrivare al partito repubblicano modello Usa" senza però "gettare al mare nessuno. Non ho mai agito in questo modo". Parole indirizzate alla cosiddetta vecchia guardia ormai da tempo in sofferenza rispetto alla centralità assunta dal cerchio magico. Le parole dell'ex premier però non ottengono l'effetto sperato e la strada della divisione sembra ormai segnata. In attesa di capire le mosse di Verdini alla luce del no ufficiale alle riforme, a rompere gli indugi sono fittiani che disertano l'incontro. E' il loro capo, Raffaele Fitto, a puntare il dito contro i vertici che non "servono a nulla visto che da settimane ci sono commissariamenti e nomine decise dalla sera alla mattina". A Montecitorio però al di là delle truppe di Fitto, altri deputati non hanno partecipato alla riunione. Più gremito l'incontro al Senato a cui ha preso parte anche Denis Verdini. Il senatore azzurro non ha preso la parola ed è a lui che il Cavaliere si è rivolto quando ha motivato il cambio di linea nei confronti di Renzi: Denis sa bene - è il ragionamento - che il patto del Nazareno era ben diverso da come è adesso. Un modo insomma per far capire che la 'colpa' è solo da attribuire al capo del governo bollato da Berlusconi come un "bulimico di potere" che va fermato: Non possiamo consentirgli di prendere il potere totale con il 30% dei voti attraverso una legge che di fatto con lo sbarramento al 3% polverizza l'opposizione. Un giudizio severo quello nei confronti del segretario del Pd a cui Berlusconi imputa di aver cambiato le carte in tavola anche per l'elezione del Capo dello Stato. Ecco perchè, a suo giudizio, è stato un bene aver interrotto il sostegno alle riforme: Su Renzi non esagero - è l'attacco - ma conosco gli uomini: gli stavamo apprestando un aiuto per consentirgli un regime. Il patto del Nazareno è decaduto per colpa loro. Nonostante le 'minacce' Berlusconi ha garantito il suo impegno in campagna elettorale annunciando la sua presenza in almeno tre regioni: Puglia, Campania e Liguria.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza