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Centrosinistra Marche sceglie candidato presidente

Centrosinistra Marche sceglie candidato presidente

Sfida primarie fra i Pd Ceriscioli-Marcolini e Idv Donini

ANCONA, 01 marzo 2015, 09:00

Redazione ANSA

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Il centrosinistra delle Marche (Pd, Idv, Verdi, Psi e Centro Democratico) sceglie oggi con le primarie il candidato presidente della Regione in una sfida a tre: l'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli e l'attuale assessore al Bilancio e alla Cultura Pietro Marcolini, del Pd, e la candidata dell'Idv Ninel Donini. La vera battaglia è fra i primi due, entrambi ex Ds, Ceriscioli insegnante di matematica di 49 anni, Marcolini docente universitario sessantatreenne. Nei mesi scorsi il Pd aveva tentato di individuare una candidatura unitaria, ma tutte le ipotesi sono via via sfumate, in un clima di rivendicazioni reciproche e tensioni, in parte retaggio del congresso di un anno fa. Poi Ceriscioli e Marcolini hanno deciso di mettersi in gioco senza rete, in una campagna elettorale tutto sommato all'insegna del fair play, con qualche coda polemica nelle ultime ore. Alcune dichiarazioni di sostegno a Ceriscioli da parte di esponenti dell'Udc e di una lista civica di centrodestra hanno indispettito i supporter di Marcolini, con reazioni soprattutto sui social. La questione di possibili 'infiltrati' è diventata oggetto di un parere emesso dall'Ufficio tecnico regionale. In base al Regolamento ''non sono ammessi al voto coloro che ricoprono incarichi o che siano comunque notoriamente esponenti di partiti o movimenti politici avversi a quelli che sono espressione dei singoli partiti che sottoscrivono l'accordo'' per le primarie. E anche il segretario regionale Dem Francesco Comi invita a ''non inquinare l'esito della consultazione democratica'', che i contendenti hanno affrontato ''da leader di spessore, con rispetto ed equilibrio''.
    Il nodo in realtà è tutto politico, e attiene alla collocazione dei centristi, in primo luogo dell'Udc, che confluirà in Area Popolare ma nella regione non ha ancora deciso come schierarsi e tratta con Ncd e Marche 2020, il movimento del governatore uscente Gian Mario Spacca. Questa sera Spacca e il coordinatore nazionale di Ncd Gaetano Quagliariello hanno lanciato il progetto di Area popolare in una convention affollatissima, con i vertici di Fi ospiti di prima fila. Ap ha rinviato alle prossime settimane la scelta di campo fra centrosinistra e centrodestra, ma Spacca ha avuto toni duri nei confronti di una ''burocrazia di partito'' (leggi il Pd) che vorrebbe ''sovrapporsi al governo regionale''. Il vincitore delle primarie dunque dovrà affrontare subito il tema della coalizione di governo.
    Ceriscioli, sostenuto da Matteo Ricci, vice presidente del partito, e da numerosi sindaci, promette ''una rivoluzione'' nei palazzi della Regione e una svolta nelle politiche sanitarie e dell'impiego dei fondi europei. Si presenta come ''il sindaco delle Marche''. Marcolini, candidato di Alessia Morani e vari renziani e civatiani, mette in guardia dal ''nuovismo''. Punta ad una profonda rivisitazione del modello produttivo marchigiano, ''che è morto da un pezzo ed è stato tenuto in vita artificialmente'', e all'integrazione fra ambiente-cultura e turismo.
    Chi dei due vincerà le primarie non recluterà il perdente nella futura giunta. Entrambi assicurano anche che in caso di sconfitta non faranno ricorsi. Duemila volontari terranno aperti 309 seggi dalle 8 alle 22. I primi dati di tendenza sono attesi attorno alla mezzanotte.  
   

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