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L'Italia Unica di Corrado Passera

L'Italia Unica di Corrado Passera

Dopo la breve esperienza come ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti, torna alla politica attiva

ROMA, 01 febbraio 2015, 18:53

Corrado Sessa

ANSACheck

Corrado Passera, ex ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti, durante l 'assemblea fondativa del partito politico Italia Unica - RIPRODUZIONE RISERVATA

Corrado Passera, ex ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti, durante l 'assemblea fondativa del partito politico Italia Unica - RIPRODUZIONE RISERVATA
Corrado Passera, ex ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti, durante l 'assemblea fondativa del partito politico Italia Unica - RIPRODUZIONE RISERVATA

Corrado Passera, dopo la breve esperienza come ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti, torna alla politica attiva e dopo un periodo di rodaggio, trasforma il movimento Italia Unica in un partito che si presenterà alle prossime elezioni politiche "quando ci saranno".

    L'ex Ad di Banca Intesa-Sanpaolo si presenta, all'hotel Hilton, davanti ai rappresentanti di tre mila tesserati, come l'anti-Renzi, nemico, inoltre, dei "quattro populismi", accomunando Renzi, Grillo, Salvini e Berlusconi.

    "Italia Unica si pone come alternativa credibile alla sinistra e ai populismi e si ispira ai valori popolari e liberali, e si propone come offerta politica nuova e originale" spiega Passera, che punta all'ampio bacino elettorale di quanti non hanno votato alle ultime elezioni.

    Impietoso il giudizio su Renzi, anche se, per puro caso, l'assemblea fondativa del nuovo partito cade nel giorno del "trionfo politico" del premier, regista dell'elezione al Colle di Sergio Mattarella. "Renzi - attacca Passera - viene da una buona scuola di potere e lo usa in modo spregiudicato. Il suo governo è affetto da annuncite grave. Ci racconta ogni giorno la favola delle grandi riforme che però grandi non sono affatto".

    "Sono costruite - aggiunge Passera tra gli applausi - su misura dei bisogni della vecchia politica e perciò inefficaci e qualche volta addirittura antidemocratiche. E' un governo - continua Passera - che spaccia per storica una rottamazione che si è rivelata poco più di una sostituzione di gruppo di potere".

    Il fondatore di Italia Nuova parla di una situazione politica sul piano delle riforme in cui "si gioca con il fuoco, con modifiche istituzionali che "portano di fatto ad un presidenzialismo senza contrappesi, all'asservimento delle opposizioni e al crescente disagio e rancore sociale". Tutto questo compone "un mix pericolosissimo e per questo - scandisce - noi ci proponiamo come alternativa politica a tutti i populismi e in particolare a quello di Renzi".

    Passera non nasconde poi l'ambizione di costruire un grande partito, "anzi, il più grande partito italiano. Ci sentiamo - aggiunge - parte di una maggioranza di cittadini che, più che silenziosa si sente silenziata, perchè non ritrova i propri valori in nessuna delle formazioni politiche esistenti". Italia Unica, allora, vuole "perseguire con caparbietà soluzioni anche inedite, ridare spinta all'economia, fiducia alla famiglia e risorse alle imprese". Per questo, precisa Passera, "saremo partito vero che vuole partecipare alle elezioni".

    Italia Unica, in sintesi, si presenta con un programma che prevede: dimezzare le tasse sulle imprese; restituire il 50% dell'Iva a chi paga con il bancomat; cinque mila euro l'anno per ciascun figlio sotto i cinque anni e tolleranza zero alle "continue lesioni della legalità" (occupazioni abusive, campi nomadi, blocchi stradali). Anche sull'immigrazione Passera traccia un solco: "Non siamo più in grado di accogliere altri immigrati perchè la situazione è ormai insostenibile". E ricorda poi "con una punta di orgoglio" il suo impegno sulle start-up promettendo un partito che punterà le sue carte su innovazione e ricerca.

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