"Il nostro futuro si chiama Europa".
Lo dice il presidente supplente della Repubblica, Pietro Grasso,
nel Giorno della Memoria. "Dopo l'orrore nasce il sogno di una
comunità unita, senza più guerre, senza più odi reciproci". "Non
dobbiamo permettere a nessuna paura e a nessuna minaccia di
chiuderci in un angolo, non dobbiamo ascoltare la voce della
violenza, ma dare una risposta ferma, decisa e unitaria, perché
la storia non ripeta gli stessi errori".
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