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Legge elettorale, M5s denuncia 'Patto del Nazareno'

Legge elettorale, M5s denuncia 'Patto del Nazareno'

La procura di Roma apre un fascicolo

12 novembre 2014, 11:02

Redazione ANSA

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Il leader del Movimento cinque stelle Beppe Grillo. Ansa/Angelo Carconi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il leader del Movimento cinque stelle Beppe Grillo. Ansa/Angelo Carconi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il leader del Movimento cinque stelle Beppe Grillo. Ansa/Angelo Carconi - RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il M5S torna all'antico: guerra ai partiti e tono dello scontro politico portato all'estremo. La nuova corsa al Quirinale e le voci di un possibile voto anticipato rinvigoriscono l'anima piu' "combattiva" del movimento; mentre i dialoganti restano nelle retrovie. Andrea Colletti, altre volte salito alla ribalta della cronaca politica per attacchi alla presidente Laura Boldrini e all'ex premier Enrico Letta, incendia il dibattito depositando una denuncia in Procura a Roma "per accertare esistenza e contenuto del Patto del Nazareno fra Renzi e Berlusconi". L'eco mediatica e' immediata: la notizia apre i siti web ma subito arrivano le reazioni. Pd e Fi snobbano la questione.

   Il presidente dell'assemblea dem Matteo Orfini la bolla come la "cretinata del mese". Per Daniela Santanche' si tratta di una "chiara dimostrazione di una vuotezza argomentativa" del M5S. Ci va duro il deputato Pd Eduardo Fanucci: "Dopo le scie chimiche, i microchip sotto pelle e le sirene, tralasciando gli alieni di area 51, abbiamo l'ennesima prova della funzione dei 5 Stelle in parlamento: impegnare la magistratura su sesquipedali bischerate prive di ogni fondamento".

   Nella sua denuncia il deputato pentastellato ipotizza che "il Patto del Nazareno sia stato effettivamente preordinato a pilotare illegittimamente le riforme in atto nel Paese e a decidere chi nominare come futuro inquilino del Colle". E adombra anche pressioni sulla Corte costituzionale affinche' dichiarasse illegittima solo una parte del Porcellum ma non il Parlamento eletto con quel sistema di voto. Per una verifica dell'ipotesi chiede "l'acquisizione dei tabulati telefonici dei giudici costituzionali, in primis del prof. Giuliano Amato" e di possibili "contatti tra gli stessi giudici, il presidente della Repubblica e alti dirigenti di partito".

    La procura di Roma conferma l'apertura di un fascicolo "senza ipotesi di reato ne' indagati". Un atto dovuto, viene spiegato.

   Tutto il gruppo parlamentare M5S condivide ufficialmente l'iniziativa di Colletti, la fa propria e la pubblica sul blog di Grillo dove campeggia un editoriale a firma di Aldo Giannulli. E' uno stop a qualsiasi dialogo con il Pd e Matteo Renzi sulla legge elettorale ed, eventualmente, sul nuovo nome da indicare per la presidenza della Repubblica. "Renzi non si illuda di nessuna politica dei due forni: il pane del M5S non si compra con qualche spartizione di posti".

   Un segnale rivolto al Pd ma anche a chi nel partito immagina accordi con Renzi. L'intesa raggiunta sulla Consulta sembra distante anni luce, malgrado siano passati soltanto pochi giorni da quell'accordo che ha portato un cinquestelle al Csm. L'intenzione chiara di una parte del M5S e' bruciare tutti i ponti di contatto con il "sistema". Nello scontro viene tirato in ballo il presidente Giorgio Napolitano, "invitato" provocatoriamente insieme all'ex presidente della Camera Luciano Violante alla proiezione di venerdi' alla Camera del film "La trattativa" di Sabina Guzzanti. "La visione di questo film le darebbe molti elementi su cui riflettere", e' l'ultima provocazione dei cinquestelle.

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