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Berlusconi sente Renzi, avanti tutta con il Patto del Nazareno

Ma chiede garanzie al premier sulla legislatura

In un momento delicato per il governo alle prese con le tensioni di piazze e quelle interne al Pd per la riforma del lavoro, Silvio Berlusconi tende una mano a Matteo Renzi e lo chiama al telefono per rassicurarlo che il Patto del Nazereno va avanti senza intoppi. In cambio, però, il Cavaliere chiede garanzie al premier sulla tenuta della legislatura per far rientrare le fibrillazioni interne a Forza Italia legate al timore di elezioni anticipate.
   

Tra gli azzurri, infatti, sono forti i timori che la rapida approvazione delle riforme e della nuova legge elettorale possa determinare una accelerazione verso il voto, magari già per la prossima primavera. Una opzione che non piace ai forzisti. Per rassicurare l'ambiente, nel corso di una riunione con i coordinatori regionali del partito, Berlusconi ha confidato di aver sentito il premier e di essersi accordato per un nuovo incontro a breve nel corso del quale poter ottenere garanzie.
   

Il Cavaliere avrebbe spiegato a Renzi che sulle riforme non si tirerà indietro ma anche che a una parte di Forza Italia non è piaciuta l'apertura del premier al M5S sulle nomine per la Consulta. La parte più oltranzista del partito vorrebbe sfruttare le divisioni interne al Pd per mettere in crisi il Governo. E starebbe spingendo su questo versante.
   

Berlusconi respinge i fantasmi del voto anticipato. Anzi rilancia un piano di lungo periodo. Nel corso di un incontro con i coordinatori regionali, li avrebbe invitati a "rimboccarsi le maniche ed impegnarsi per realizzare una grande campagna di adesioni per le assemblee comunali entro il 15 marzo, poi quelle provinciali" in vista della grande assemblea Nazionale di FI del 2016. Per scoraggiare quelli che spingono per il voto, l'ex premier avrebbe sottolineato la gravità della situazione attuale determinata dalla crisi finanziaria, economica ma anche politica e giudiziaria. Una situazione che avrebbe definito "peggiore del 1994".
   

Ed in questo periodo non certo il caso di dividersi. Il Cav non avrebbe nascosto l'irritazione per quanto riportato da alcuni giornali in merito ad una crisi nel rapporto con il fedelissimo Denis Verdini. Il legame con lui - avrebbe detto - è fortissimo e va oltre ogni cosa.
   

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