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Consulta, Tesauro: "Basta con scorribande politiche"

Consulta, Tesauro: "Basta con scorribande politiche"

Intervista al Corriere della Sera: "Spettacolo in Parlamento si riverbera su Corte"

ROMA, 30 settembre 2014, 10:08

Redazione ANSA

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Giuseppe Tesauro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Tesauro - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Tesauro - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Lo spettacolo che si sta dando in Parlamento si riverbera in modo molto negativo sull'immagine della Corte, come se fosse diventata terreno per scorribande politiche". Così sulla nomina dei due giudici da parte del Parlamento, il presidente della Consulta Giuseppe Tesauro al Corriere. "Con il rischio di invischiare anche Napolitano, che dovrà a sua volta nominare due di noi".

L'intervista di Tesauro arriva nel giorno in cui il Parlamento in seduta comune torna a votare a Montecitorio per l'elezione dei due giudici della Corte Costituzionale. Ci riprova per la 15esima volta.

L'INTERVISTA AL CORSERA - "Vogliono riflettere molto? Benissimo. Ma si poteva fare anche con discrezione. Lo spettacolo che stanno dando in Parlamento si riverbera in modo molto negativo sull'immagine della Corte, come se fosse diventata terreno per scorribande politiche. Con il rischio di invischiare anche il presidente della Repubblica, che dovrà a sua volta nominare due di noi". Così il presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro, in un'intervista in apertura del Corriere della Sera, sui ritardi nell'elezione di due giudici di nomina parlamentare.

"La Corte - aggiunge il presidente - è diventata oggetto di una retorica anti-istituzionale" che va "dai nostri compensi alle decisioni stesse della Consulta". Il riferimento è anche alla legge sui tagli agli stipendi dei magistrati, dichiarata incostituzionale. Tesauro spiega che "lì c'era in ballo il principio dell'eguaglianza tributaria", il prelievo doveva essere per tutti. Quindi sottolinea che "un organo che fa da contrappeso al governo va tutelato proprio rispetto al potere politico. Anche se comprendo che da noi questo dogma possa venire guardato male. Ci sono magistrati che fanno dell' indipendenza la sorella dell'irresponsabilità, vero. Resta il fatto che l'indipendenza è fondamentale". Tesauro rivela poi il suo stipendio: "Guadagno 12 mila e dispari netti al mese", rispetto alla situazione del Paese "siamo dei privilegiati", ma "ci sono decisioni per cui non dormiamo la notte". Rivendica a questo proposito il ruolo che la Corte ha avuto nella crescita della "civiltà giuridica", dalla sentenza sulle unioni di persone dello stesso sesso a quella sull' eterologa. Pure essendo cattolico Tesauro rimarca: "È costituzionale una norma che spinge ad andare all'estero a spendere una fortuna per avere un figlio proprio? In tutta Europa la fecondazione eterologa era vietata solo in Italia, Turchia e Lituania".

Esprimendo poi il suo punto di vista sulla riforma costituzionale, Tesauro ricorda che "il titolo V del 2001 fu fatto in una nottata e abbiamo visto il risultato. La logica del 'purché si faccia' non può funzionare: l'articolazione delle competenze è questione troppo delicata".

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