Il "nuovo patto educativo" conterrà
"alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre più
strumento di crescita per i giovani. Ma anche per il Paese. Si
tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare". Lo
annuncia il premier Renzi che scandisce il timing: "Dal 15
settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli
studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella
legge di stabilità ci saranno le prime risorse e da gennaio gli
atti normativi conseguenti".
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