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Riforme Renzi, Giustizia a compimento in Consiglio dei ministri il 29 agosto

Riforme Renzi, Giustizia a compimento in Consiglio dei ministri il 29 agosto

Studio Ministero: "Disciplinare anche toghe Tar e Corte Conti"

26 agosto 2014, 20:05

Redazione ANSA

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Riforme Renzi, Giustizia a compimento in Consiglio dei ministri il 29 agosto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Riforme Renzi, Giustizia a compimento in Consiglio dei ministri il 29 agosto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Riforme Renzi, Giustizia a compimento in Consiglio dei ministri il 29 agosto - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La riforma della giustizia è un percorso già iniziato e andrà a compimento nel Consiglio dei ministri del 29 agosto". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Reggio Calabria. "Le consultazioni stanno andando molto bene - ha aggiunto - ed il processo telematico civile ha ingranato e si incrementerà sempre di più. Allo stato attuale abbiamo cinque milioni di processi civili fermi con una media di 940 giorni per una prima definizione e tutto questo è inaccettabile".

Studio Ministero: "Disciplinare anche toghe Tar e Corte Conti"
 Estendere a magistrati amministrativi e contabili le regole sugli illeciti disciplinari e relative sanzioni già previste per quelli ordinari "a tutela della stessa credibilità della giurisdizione e dell'imparzialità di tutti i giudici": lo prevede la riforma della giustizia allo studio del ministero, che ha pubblicato sul sito linee guida e scheda tecnica. Il governo intende intervenire su questo fronte con due strumenti. Innanzitutto, con una "norma immediatamente precettiva" - presumibilmente un decreto - per estendere immediatamente ai giudici amministrativi e contabili le regole sulle tipologie di illeciti disciplinari e sulle sanzioni già previste per i magistrati ordinari. Quindi, attraverso una legge delega per riformare il procedimento disciplinare davanti agli organi di autogoverno, chiarire quali sono gli organi titolari dell'azione disciplinare, prevedere regole e tempi certi per la fase di contestazione degli addebiti, istruzione, e decisione; nelle misure, si ipotizza una sezione disciplinare degli organi di autogoverno, sulla falsariga della sezione disciplinare in seno al Csm.

Riforma disciplinare, ci sarà commissione ad hoc
Nelle misure per l'estensione del disciplinare ai magistrati amministrativi e contabili contenute nella riforma della giustizia, si delineano anche gli organi del procedimento disciplinare. "In particolare, una volta acquisita la notizia - si legge nella relazione tecnica pubblica on line sul sito del ministero - il Consiglio di presidenza affidi l'istruttoria preliminare a una Commissione di tre propri membri, nominata ad hoc per ciascun procedimento, la quale riferisce gli esiti agli organi titolari dell'azione disciplinare. Riguardo a questi ultimi, si attribuisce la titolarità in capo al Presidente Aggiunto del Consiglio di Stato per i magistrati amministrativi (onde salvaguardare la terzietà del Presidente, il quale presiede l'organo di autogoverno) ed al Procuratore Generale della Corte dei conti per i magistrati contabili".

Ministero: disciplinare Tar-Corte Conti colma vuoto
 "Mentre per i giudici ordinari la responsabilità disciplinare è compiutamente regolata dal decreto legislativo n. 109 del 2006, che elenca tassativamente gli illeciti disciplinari e le relative sanzioni e scandisce il relativo procedimento applicativo, individuando gli organi che esercitano l'azione disciplinare e le regole davanti al Csm, per i giudici amministrativi e contabili è espressamente previsto che il decreto legislativo 109/2006 non trovi applicazione. Manca, pertanto, per tali categorie di magistrati una puntuale tipizzazione delle condotte disciplinarmente rilevanti, e, soprattutto, il procedimento disciplinare, davanti agli organi di autogoverno, è ancora retto da regole frammentarie e farraginose". E' quanto si legge nelle linee guida del ministero della Giustizia sulla riforma del disciplinare esteso anche a magistrati del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti. "La conseguenza - sottolinea ancora il ministero - è che i procedimenti disciplinari sono assai poco efficaci, anche perché esposti a continuo rischio di errori procedurali e dunque di annullamento giurisdizionale, imponendosi di costruire un nuovo sistema di regole, idoneo ad assicurare l'effettività della giustizia disciplinare e un'essenziale omogeneità delle tavole deontologiche delle magistrature, ordinaria, amministrativa e contabile".

Anche Premier titolare disciplinare Tar-Corte Conti
Anche il presidente del Consiglio potrà esercitare l'azione disciplinare nei confronti dei magistrati amministrativi e contabili, così come il ministro della Giustizia lo è per i magistrati ordinari. E' una delle misure previste dalle linee guida della riforma della giustizia in materia. Le disposizioni prevedono quindi che titolari dell'azione disciplinare siano il Presidente Aggiunto del Consiglio di Stato per i magistrati amministrativi e il Procuratore Generale della Corte dei conti per i magistrati contabili. Inoltre, per allineare la disciplina a quella prevista per i giudici ordinari (per i quali l'azione disciplinare è esercitata dal Procuratore generale della Corte di Cassazione e con un peculiare procedimento dal Ministro della giustizia), "si prevede che per i magistrati amministrativi e contabili l'azione disciplinare possa essere esercitata anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri, con le modalità e i termini con cui la esercita il Ministro della giustizia", spiegano le linee guida.

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