Un appello al premier
dell'Australia, Malcolm Turnbull, affinché s'impegni a garantire
il ritorno in libertà di Julian Assange dopo l'archiviazione
delle controverse accuse di stupro avanzate a sua tempo dalla
magistratura svedese contro di lui, è stato lanciato in queste
ore dalla madre del fondatore di Wikileaks.
"Sono molto contenta" che quelle accuse siano state ritirate,
ha detto Christine Assange in un'intervista a una radio di
Brisbane rilanciata oggi dai media britannici. Ora, ha aggiunto
"sollecito ufficialmente Malcolm Turnbull a intervenire, e ad
agire da primo ministro, per proteggere un suo connazionale".
La donna ha poi detto che Julian potrebbe fare causa alla
Svezia, per aver "violato i diritti umani" e fatto circolare
"menzogne sui media". Mentre ha auspicato pressioni sulla Gran
Bretagna perché conceda un salvacondotto al figlio per
permettergli di lasciare l'ambasciata dell'Ecuador a Londra,
dove vive rifugiato da 5 anni.
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