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Usa 2020: Obama, per Trump la presidenza è come un reality show

Hillary Clinton: 'Biden sa come unire e guidare paese'. L'ex vicepresidente conquista la nomination dem

 "Donald Trump non ha mostrato alcun interesse nel mettersi al lavoro, nel trovare un terreno comune, nell'usare l'eccezionale potere del suo ufficio per aiutare qualcuno tranne se stesso e i suoi amici. Nessun interesse nel trattare la presidenza come tutto fuorché un altro reality show che può usare per ottenere l'attenzione che desidera": lo afferma Barack Obama nelle anticipazioni del suo discorso alla terza serata della convention dem. 'Speravo che Donald Trump potesse mostrare qualche interesse nel prendere sul serio la carica, che potesse arrivare a sentire il peso dell'ufficio e scoprire qualche riverenza per la democrazia affidata alle sue cure ma non lo ha mai fatto", ha osservato l'ex presidente. 'Donald Trump non e' cresciuto nel suo lavoro perché non puo'. E le conseguenze di questo fallimento sono gravi: 170 mila americani morti, milioni di posti di lavoro persi, i nostri peggiori istinti liberati, la nostra orgogliosa reputazione nel mondo molto ridotta e le nostre istituzioni democratiche minacciate come mai prima', afferma ancora Barack Obama. "Quello che è in gioco ora è la nostra democrazia", sottolinea Obama, lanciando un appello affinché tutti votino e abbraccino poi le proprie responsabilità perché "la democrazia non ha mai inteso essere transattiva, uno scambio del tipo 'tu mi voti e io faccio tutto meglio'. 

Joe Biden sa "come rimarginare le ferite, unire e guidare il paese", afferma Hillary Clinton secondo le anticipazioni del suo discorso che terrà alla convention dem. "Andate a votare a prescindere da tutto. Votate come se ci fossero in gioco le vostre vite, perché lo sono" realmente. E' l'appello rivolto dalla Clinton agli americani nel corso della convention democratica, sempre secondo gli estratti diffusi dell'intervento che terrà.

"Come speaker della Camera, ho visto di persona il disprezzo di Donald Trump per i fatti, per le famiglie di lavoratori e per le donne in particolare, un disprezzo scritto nelle sue politiche verso la nostra salute e i nostri diritti, non solo nel suo comportamento. Ma noi sappiamo che non prevarrà e che quando le donne hanno successo, l'America ha successo": afferma inoltre Nancy Pelosi nelle anticipazioni del suo discorso alla terza serata della convention dem.

 E' ufficiale: Joe Biden conquista la nomination democratica per la Casa Bianca. Sorridente e visibilmente emozionato l'ex vicepresidente ringrazia tutti. "Grazie, grazie. Ci vediamo giovedì", dice fra qualche palloncino e un po' di coriandoli che gli piovono addosso. Accanto c'è la moglie Jill, la regina della serata. L'ex Second Lady parla alla convention democratica dalla classe di una scuola e non nomina mai Donald Trump, limitandosi a tessere le lodi del marito.

"Come si ricostruisce una famiglia distrutta? Nello stesso modo in cui si ricostruisce un Paese. Con amore e comprensione, con piccoli atti di empatia. Con coraggio e con una fede irremovibile", spiega Jill dipingendo il suo compagno di vita da oltre 40 anni come un uomo "deciso" che "lavora per gli altri". Un uomo adatto a questo momento per la Casa Bianca. "Joe farà per le vostre famiglie quello che fa per la sua", dice l'aspirante First Lady rivolgendosi agli americani, ai quali spiega - lanciando un messaggio di unità - come "l'amore ci rende resilienti e ci consente di diventare meglio di quello che siamo da soli. Joe può unirci e farci andare avanti".

    Si congratula con Biden il suo ex capo Barack Obama. "Sono orgoglioso di te", twitta l'ex presidente. Congratulazioni arrivano anche da Alexandria Ocasio-Cortez. Chi si aspettava dalla pasionaria star deputata dei democratici un endorsement a Biden è rimasto deluso: Ocasio-Cortez è intervenuta prima dell'apertura del roll call e ha sostenuto la nomination di Bernie Sanders, riuscito a creare un "movimento storico". Un intervento che ha confuso molti soprattutto sui social tanto che la deputata è stata costretta a spiegare in un tweet il perché del suo intervento: "Se siete confusi, non vi preoccupate. Le regole della convention richiedono la roll call e le nomination per tutti i candidati che superano la soglia dei delegati. Mi è stato chiesto di essere la seconda per la nomination di Sanders per il roll call. Le mie profonde congratulazioni a Joe Biden, ora andiamo e vinciamo a novembre".
    La seconda serata della convention democratica scorre più lentamente della precedente ma il messaggio è costante e riguarda Donald Trump. Lo dice Bill Clinton, gli fanno eco John Kerry e Caroline Kennedy, e lo condivide a gran voce Colin Powell: Trump è l'uomo sbagliato per la Casa Bianca e va rimosso. "Il paese ha bisogno di un commander-in-chief che si prenda cura delle nostre truppe come si prende cura della sua famiglia. Joe Biden non ha bisogno di insegnamenti", dice Powell, l'ex segretario di stato repubblicano che nel 2008 e nel 2012 ha appoggiato Barack Obama e nel 2016 Hillary Clinton nonostante sia stato considerato per anni il futuro dei conservatori. "Difende solo se stesso non il paese", aggiunge Kerry mettendo in evidenza che gli Stati Uniti hanno bisogno di un leader rispettato all'estero non di uno che viene deriso.
    "Con Donald Trump c'è solo caos alla Casa Bianca", mette in evidenza Bill Clinton, definendo Trump un "bullo crollato come un castello di carta". Al coro dei contrari al presidente americano si aggiunge anche la vedova del repubblicano John McCain, che affida a un video il ricordo della lunga amicizia fra "John e Joe, un'amicizia che sulla carta non avrebbe dovuto funzionare" e che invece "è durata oltre 30 anni".
   

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