Anche Anthony Fauci, come la maggior parte della comunità scientifica internazionale, non crede alla possibilità che il coronavirus provenga da un laboratorio cinese. In un'intervista a National Geographic, il massimo esperto americano di malattie infettive e membro della task force della Casa Bianca ha spiegato: "Se si guarda all'evoluzione del virus nei pipistrelli e a cosa c'è là fuori adesso, le prove scientifiche vanno fortemente nella direzione che il virus non avrebbe potuto essere manipolato artificialmente o deliberatamente". Secondo Fauci, "guardando all'evoluzione nel tempo tutto indica fortemente che questo virus si è evoluto in natura e poi ha saltato specie". Domenica il segretario di Stato Mike Pompeo ha ribadito la posizione della Casa Bianca, ossia che ci sono prove importanti che il virus venga da un laboratorio cinese. Pechino ha sempre negato con forza, anche se diverse cancellerie hanno mostrato dubbi sulla trasparenza delle autorità cinesi nella gestione di questa crisi.
Fonti di intelligence hanno riferito al Guardian che non c'è alcuna evidenza attestante che il Covid-19 sia uscito da un laboratorio cinese, contraddicendo così le affermazioni di Donald Trump e del segretario di stato Usa Mike Pompeo. Le stesse fonti spiegano che il dossier di 15 pagine di cui ha scritto l'Australian Daily Telegraph e che accusa Pechino di aver nascosto i dati sull'epidemia non è stato elaborato dal network 'Five Eyes', l'alleanza degli 007 di Usa, Gb, Australia, Nuova Zelanda e Canada.
L'origine del nuovo coronavirus è naturale, con una storia cominciata 140 anni fa nei pipistrelli. La ricostruisce la rivista Nature sul suo sito. Citando ricerche recenti, Nature indica, sue origini, che l'antenato del SarsCoV2 si sarebbe separato fra 40 e 70 anni fa dalla famiglia dei coronavirus dei pipistrelli
Riproduzione riservata © Copyright ANSA