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Usa: 14 giorni di carcere a star Huffman

Usa: 14 giorni di carcere a star Huffman

In scandalo college, 15 mila dlr per risultati test figlia

WASHINGTON, 14 settembre 2019, 09:08

Claudio Salvalaggio

ANSACheck

© ANSA/EPA

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E' già polemica in Usa per la pena mite inflitta all'attrice Felicity Huffman, resa famosa dalla serie tv 'Casalinghe disperate', la prima nello scandalo delle mazzette per le ammissioni dei figli dei vip nelle università americane più blasonate: 14 giorni di carcere, una multa di 30 mila dollari e 250 ore di servizio sociale. L'accusa aveva chiesto almeno un mese di carcere, seguito da 12 mesi di libertà vigilata, oltre ad una ammenda di 20 mila dollari. Il giudice Indira Talwani, della corte di Boston, ha deciso per un compromesso, stigmatizzando però pubblicamente la star e un sistema che "non è meritocratico ma che favorisce i figli dei ricchi", a scapito dei giovani meritevoli senza genitori facoltosi alle spalle. Una critica che però molti le hanno ribaltato addosso, sostenendo che anche la giustizia spesso ha due pesi e due misure, con pene più pesanti per reati equiparabili verso le minoranze o di chi non può pagarsi bravi avvocati. A mitigare la pena è stata forse anche la dichiarazione di colpevolezza della cinquantasettenne attrice, premiata con un Emmy Award e con una nomination all'Oscar.

"Sono profondamente dispiaciuta per gli studenti, le scuole, le università che hanno subito le conseguenze delle mie azioni", ha detto tra le lacrime prima della sentenza. "Ho inflitto più danni di quelli che potevo immaginare", ha proseguito. "Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni e come primo passo per scontare il mio crimine accetterò qualsiasi pena riterrete appropriata", ha concluso rivolgendosi al giudice. La star era accusata di aver pagato 15 mila dollari per manipolare un test della figlia, determinante per l'ammissione al college. Era stata arrestata nel marzo scorso nell'ambito di un'inchiesta che aveva accertato il pagamento di mazzette da 100 mila dollari a 6,5 milioni di dollari per far entrare i figli dei vip in alcune delle più prestigiose università americane: Yale, Standford, Georgetown, University of California (Ucla), University of Southern California (Usc), University of San Diego, University of Texas, Wake Forest University.

In manette era finita una cinquantina di persone: 33 genitori, tra cui la Huffman e l'attrice Lori Loughlin, 13 tra coach e dirigenti scolastici e un imprenditore californiano che avrebbe fatto da tramite incassando 25 milioni di dollari dal 2011. I genitori pagavano le tangenti sotto forma di donazioni (fiscalmente detraibili) ad una fondazione di beneficenza no profit del businessman William Rick Singer, che aveva anche una società di consulenza per l'ammissione ai college fondata nel 2007 e basata a Newport Beach: la Edge College & Career Network, nota semplicemente ed emblematicamente anche come 'The Key'. I soldi venivano usati per corrompere i coach, in particolare di calcio, tennis e pallavolo, e indurli a reclutare i rampolli di famiglie ricche come atleti anche se non avevano capacita' sportive: una strada che aumenta le possibilità di entrare in un college. Per questo venivano create false storie di successo, manipolando foto di competizioni e falsificando le partecipazioni a vari programmi sportivi. Le mazzette venivano usate anche per cambiare i risultati dei test o per farli fare a 'specialisti' che sostituivano i candidati: il costo variava da 15 mila a 75 mila dollari.
   

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