Joaquin Guzman, noto come "El
Chapo", il re del narcotraffico riconosciuto colpevole in
febbraio di 10 capi di imputazione, ha preso la parola prima
della sentenza oggi per dire che gli è stato negato un giusto
processo e lamentarsi delle condizioni carcerarie legate al suo
duro isolamento. A suo avviso, il caso è stato "macchiato" dai
pregiudizi dei giurati, che secondo il suo avvocato hanno letto
impropriamente la copertura dei media venendone condizionati. Il
difensore ha rilanciato quindi la richiesta di un nuovo
processo.
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