Una seconda donna ha accusato l'ex vice presidente Joe Biden, potenziale candidato dem nella corsa alla Casa Bianca, di aver avuto un comportamento inappropriato nel 2009 durante una raccolta di fondi elettorali a Greenwich, Connecticut. "Non era una cosa sessuale, ma mi afferrò dalla testa, mi mise la sua mano intorno al collo e mi tirò per strofinarsi il naso con me. Quando mi tirò a sé, pensai che mi avrebbe baciato sulla bocca", ha rivelato a The Courant Amy Lappos, 43 anni, del Connecticut.
La raccolta fondi era per il deputo dem Jim Himes, per la quale Lappos lavorava come volontaria. "Non ho mai fatto denuncia, per essere onesta, perché lui era il vice presidente e io nessuno", ha spiegato la donna. "Ma c'è assolutamente una linea di decenza, una linea di rispetto. Superare quella linea non è una cosa da nonno. Non è culturale. Non è affetto. E' sessismo o misoginia", ha aggiunto. Lo staff di Biden ha rimandato allo stesso comunicato con cui l'ex vice presidente ha risposto alle accuse di un'altra donna, Lucy Flores.
Flores lo accusa di averla baciata senza il suo consenso nel 2014. "In tanti anni di campagne elettorali e di vita pubblica non ho mai agito in maniera inopportuna", afferma l'ex vicepresidente americano in una dichiarazione diffusa alla stampa. La donna, Lucy Flores, politica del Nevada, ex candidata a vicegovernatore dello Stato, parlando con una rivista ha denunciato di essersi sentita "a disagio, disgustata e confusa" quando Biden la baciò sulla nuca. Un episodio accaduto in occasione di un comizio quando - racconta la donna - prima del suo intervento il vicepresidente la approcciò da dietro mettendole le mani sulle spalle e baciandola. "Non ricordo questo episodio e sono rimasto sorpreso da quello che ho ascoltato. In tanti anni non si contano le strette di mano, gli abbracci, le espressioni di affetto e di sostegno che ho dato", spiega Biden.