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Icona diritti gay sepolto a Washington

Icona diritti gay sepolto a Washington

Matthew Shepard fu ucciso brutalmente 20 anni fa perché gay

NEW YORK, 26 ottobre 2018, 19:28

Redazione ANSA

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© ANSA/AP

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Sono passati vent'anni da quando Matthew Shepard venne brutalmente ucciso perché era omosessuale, e oggi finalmente avrà una degna sepoltura. I resti del ragazzo, che avrebbe 41 anni, saranno tumulati nella National Cathedral di Washington insieme a quelli di altre 200 persone, tra cui il presidente Woodrow Wilson e l'attivista Helen Keller. Shepard è diventato un simbolo delle violenze e le discriminazioni contro la comunità Lgbt e la sua morte, nel 1998, segnò una svolta nel Paese sul fronte dei diritti di gay e lesbiche. Matthew, allora 21enne, si era trasferito da poco a Laramie, in Wyoming, da Casper, per studiare all'università. Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre il giovane incontrò in un bar Aaron James McKinney e Russell Arthur Henderson: secondo McKinney il ragazzo chiese loro un passaggio a casa, e poi fu derubato, picchiato selvaggiamente e legato a una staccionata. Morì cinque giorni dopo a causa delle ferite subite, e durante il processo gli imputati ammisero di averlo torturato perché gay.
   

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