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Trump sceglie sostituto Flynn, è generale Mcmaster

Mosca accusa gli Stati Uniti, spiano il nostro ambasciatore

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scelto il generale H.R. McMaster come suo consigliere per la sicurezza nazionale, al posto del dimissionario Michael Flynn. Lo ha annunciato lo stesso Trump da Mar-a-Lago, in Florida. "E' un uomo di grandissimo talento e di grandissima esperienza", ha detto Trump di McMaster, mentre ha indicato Keith Kellogg - che ha sostituito Flynn ad interim - come chief of staff del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Oltre ad aver servito a Kabul, in Afghanistan, il generale McMaster e' noto per i suoi ruoli nella Guerra del Golfo, e nelle operazioni Iraqi Freedom ed Enduring Freedom.

Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov accusa i servizi speciali statunitensi di intercettare le conversazioni dell'ambasciatore russo negli Usa Serghiei Kisliak e di ammetterlo apertamente. "I servizi speciali americani - ha dichiarato Lavrov - hanno detto ai giornalisti in maniera assolutamente ufficiale, sebbene anonima, che normalmente intercettavano le comunicazioni del nostro ambasciatore Kisliak, inclusi i suoi rapporti a Mosca su cosa fa a Washington nell'ambito del suo incarico".

Michael Flynn è stato costretto a dimettersi da consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca perché accusato di aver discusso delle sanzioni alla Russia, prima del suo insediamento, in alcune conversazioni con l'ambasciatore russo Kisliak.

E' di ieri invece la nuova gaffe del presidente che nel corso di un comizio in Florida, in stile campagna elettorale, è ricaduto nell'abitudine di citare quelli che ormai sono stati definiti 'fatti alternativi', facendo riferimento ad un presunto attacco terroristico in Svezia venerdì scorso, in realtà mai avvenuto. Una dichiarazione che ha rischiato di creare un caso diplomatico con Stoccolma (che ha chiesto spiegazioni), e che è stata chiarita dallo stesso TRump con un tweet nel quale spiega che "la mia dichiarazione su quanto accaduto in Svezia faceva riferimento a una storia trasmessa da Fox News riguardante gli immigrati e la Svezia".

 

 

Da Bruxelles, dove ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il vicepresidente statunitense Pence ha lanciato intanto un'altra frecciata verso la Russia, sottolineando che "gli Stati Uniti continuano a considerare Mosca responsabile della situazione in Ucraina". Pence ha ribadito l'appello al rispetto degli accordi di Minsk ed ha aggiunto però che "sotto la direzione del presidente Trump" gli Usa cercheranno "nuovi spazi di terreno comune" nel rapporto con Mosca.

Pence, forte impegno per la cooperazione con l'Ue - "A nome del presidente Trump esprimo il forte impegno alla partnership e alla cooperazione con l'Unione europea" con la quale gli Usa "condividono gli stessi valori e lo stesso scopo di difendere la libertà, la democrazia e lo stato di diritto", ha detto ancora il vicepresidente Usa nella conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. "Dopo aver sentito opinioni sorprendenti" nei mesi scorsi, oggi "ho sentito parole promettenti", ha commentato da parte sua Tusk.

Mattis a Baghdad, non vogliamo il petrolio iracheno - Il segretario alla difesa americano Jim Mattis è giunto quest amattina a Baghdad per una visita a sorpresa nella quale affronterà con le autorità locali la lotta allo Stato Islamico. "Non vogliamo impadronirci del petrolio iracheno", ha detto prendendo le distanze da un'idea lanciata del presidente Trump.

"Credo che tutti noi in questa stanza, tutti noi in America, abbiamo sempre pagato per il gas e il petrolio, e sono sicuro che continueremo a farlo in futuro", ha detto Mattis ai giornalisti che hanno viaggiato con lui. "Non siamo in Iraq per prendere il petrolio di nessuno", ha aggiunto. Trump aveva evocato il tema durante la campagna elettorale e recentemente nella sua visita alla Cia dopo l'insediamento. La visita di Mattis avviene in un clima di tensione con l'Iraq, incluso nella lista dei 7 Paesi i cui cittadini erano stati messi al bando dal decreto di Trump sugli ingressi negli Stati Uniti. Rispondendo a una domanda in merito, Mattis ha detto di essere stato rassicurato che il bando, "bloccato da una sfida legale", non riguarderebbe gli iracheni che hanno combattuto a fianco delle forze Usa. Secondo l'agenda fissata da Trump, inoltre, il capo del Pentagono ha una settimana di tempo per inviare al presidente una strategia per accelerare la sconfitta dell'Isis.

Funzionario Sicurezza nazionale critica il presidente, cacciato - L'amministrazione Trump caccia Craig Deare, nominato di recente al Consiglio per la Sicurezza nazionale come responsabile per gli Affari nell'Emisfero occidentale. Una decisione seguita alle critiche di Daere al presidente Donald Trump durante un evento privato. La Casa Bianca difende la decisione di cacciarlo, spiegando che sarebbe strano tenere un funzionario che non sostiene gli obiettivi del proprio capo. ''Non ritengo che una persona che svolge l'incarico di portare avanti l'agenda del presidente possa essere contraria all'agenda del presidente'', afferma Sarah Huckabee Sanders, portavoce della Casa Bianca. Daere, ex ufficiale dell'Esercito per l'intelligence, ha criticato Trump e altri dell'amministrazione nel corso di un tavola rotonda a porte chiuse.

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