E' bufera in Usa dopo la rivelazione che secondo la Cia la Russia è intervenuta con i suoi hackeraggi nelle elezioni Usa non tanto per minare la fiducia nel sistema elettorale americano, come contestato a meta' ottobre, ma per aiutare Donald Trump a conquistare la Casa Bianca. Uno scoop del Washington Post arrivato poco dopo che Barack Obama aveva ordinato all' intelligence una revisione ''completa'' delle attività di hackeraggio legate alle presidenziali americane prima di concludere il mandato il 20 gennaio.
Prima degli ultimi sviluppi, in una intervista pubblicata questa settimana su Time, anche lo stesso Trump aveva ribadito di non credere all'interferenza russa e di ritenere le (precedenti) conclusioni dell' intelligence politicamente motivate. ''Questa è diventata una storia ridicola, non un argomento di conversazione. Ogni volta che faccio qualcosa, loro dicono 'Oh, la Russia ha interferito'', ha detto il presidente eletto. Magari lo diranno anche se nominera' segretario di stato, come ormai pare da fonti di stampa dopo il nuovo incontro di oggi, il ceo di Exxon Mobil Rex Tillerson, che negli anni scorsi ha chiuso molti accordi energetici con il leader del Cremlino Vladimir Putin ed e' contrario alle sanzioni contro Mosca. Una nomina che si presterebbe ad ulteriori sospetti.