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Met Gala 2016 acciaio e spacchi sexy, le star esagerano LE FOTO

High tech e haute couture nel nuovo show della rassegna a New York

Met Gala 2016anche quest'anno all'insegna degli eccessi delle star. Il punto di partenza è la Pregnant Bride della collezione di Karl Lagerfeld per l'autunno Chanel 2014: una Madonna barocca vestita di neoprene che trascina uno strascico spettacolare di sei metri disegnato a mano, stampato a macchina e poi ricamato a mano in 450 ore di lavoro, introduce a"Manus x Machina: Moda nell'Epoca della Tecnologia", la nuova mostra ideata dal curatore del Constume Institute del Metropolitan, Andrew Bolton, per dimostrare che tra "fatto a mano" e "fatto a macchina" non c'è antinomia, ma sono invece due concetti che "lavorano in tandem per risolvere problemi e far avanzare la moda".

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La maestria dei pizzi, delle plissettature e delle piume si incrocia con le possibilità del laser, della stampa a 3D e delle saldature a ultrasuoni. Con questa mostra, preceduta dall'annuale party dell'anno al Met (madrina e padrini quest'anno sono, oltre all'eterna Anna Wintour, Jonathan Ive, il chief designer di Apple, Miuccia Prada, Nicholas de Ghesquiere, Idris Elba e Tyler Smith) Bolton ha sfidato se stesso e i suoi due precedenti blockbuster, "Alexander McQueen" nel 2011 e "Through the Looking Glass" sulle reciproche influenze di Occidente e Cina un anno fa, per un totale di un milione 500 mila visitatori.

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Il 49enne curator britannico, che due anni fa ha raccolto il testimone di Harold Koda (a sua volta erede di Diana Vreeland) vive dentro la moda: il suo partner nella vita è lo stilista Thom Browne. Il concetto di fondo - se alta moda e macchina per cucire sono invenzioni coeve, tra mano e macchina non c'è opposizione - viene declinato nelle gallerie Lehman trasformate in una cattedrale da 170 capi organizzati seguendo lo schema dell'Enciclopedia di Diderot che per primo introdusse l'alto artigianato della sartoria al livello delle arti maggiori.

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"I mestieri di allora sono gli stessi che definiscono l'alta moda oggi: ricami, pizzi, piume, plissé, taglio", spiega Bolton tra i capi che dimostrano la sua teoria: il Prada autunno-inverno 2015/15 tappezzato di fiori o lo straordinario Hussein Chalayan color oro su cui volano pollini di carta tenuti assieme da fili invisibili. Dell'olandese Iris van Herpen un tubino nero è avvolto in una nube di lattice e sembra una medusa, un altro di piume color cipria ha il collo piumato da cui spuntano gabbiani pronti a prendere il volo.

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La mostra, sponsorizzata da Apple, parte da fine Ottocento per trovare contrasti e punti in comune: un Pierre Cardin modellato a caldo in 3D nel 1968 accanto a un abito simile del 2015 di Junya Watanabe; un Dior 1982 in cui gli intarsi floreali coincidono con i petali della collezione botanica del 2014 di Christopher Kane. Il tutto per fare cornice al gala del Met, il più importante appuntamento di fundraising per il museo americano. Vip della moda, dell'arte, divi e miliardari partecipano in abito da sera dettato dalla Wintour e ispirato dal tema della mostra dell'anno: lo scorso maggio per le cineserie di "Through the Looking Glass" gli incassi furono di 10 milioni di dollari.

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