Harper Lee potrebbe aver scritto un terzo romanzo tra "Go Set a Watchman", uscito recentemente dopo esser rimasto chiuso in una cassetta di sicurezza per oltre 50 anni e "To Kill a Mockingbird", il celebre "Buio oltre la Siepe" che fece vincere alla sua autrice un premio Pulitzer nel 1961.
La rivelazione, nei mesi scorsi, e' di Tonja Carter, l'avvocatessa della scrittrice, che lo scorso agosto avrebbe "scoperto" il dattiloscritto di "Watchman" e spinto la ormai 89enne Lee a darlo alle stampe.
La Carter ha scritto un lungo articolo sul Wall Street Journal in cui afferma di "voler far chiarezza" sui molti misteri che hanno accompagnato il cammino di "Watchman" verso le librerie quasi 60 anni dopo che fu rimandato al mittente dalla casa editrice, la defunta Lippincott and Co. In fondo al pezzo, in cui smentisce insinuazioni secondo cui la Lee sarebbe stata manipolata a dare alle stampe il suo secondo romanzo, l'avvocatessa afferma che nella cassetta di sicurezza "Watchman" era appoggiato "sotto una mazzetta di numerose pagine di un altro testo battuto a macchina". La Carter si interroga su cosa possa essere: "Una prima bozza di Watchman? O, come lettere precedenti sembrano suggerire, un terzo libro che collega gli altri due?".
L'avvocatessa aggiunge che esperti, "su indicazioni della Lee, saranno adesso invitati a "esaminare e autenticare tutte le carte contenute nella cassetta". "Watchman" è uscito in due milioni di copie mentre il "Buio" continua a vendere 750 mila copie all'anno.
Dopo lo "scoop" del New York Times che ha rivelato come nel "nuovo" romanzo il protagonista Atticus Finch, eroe giusto nel "Buio", sia un vecchio razzista, gli interrogativi continuano. Lo stesso quotidiano punta i riflettori sul ruolo che la curatrice a cui Lippincott aveva affidato la scrittrice avrebbe avuto nella metamorfosi di "Watchman" nel "Buio oltre la Siepe".
La storia della letteratura e' piena di esempi di influenti "editor" che hanno imposto la loro volonta' su autori famosi: Gordon Lish riscrisse interi brani dei racconti di Raymond Carver asciugandoli e inventando il minimalismo dello scrittore. Nel caso di Tay Hohoff , la "curatrice" della Lee, "tutto sembra indicare una stretta collaborazione e una relazione intima" tra le due donne, ha scritto il New York Times, che andava al di la' del rapporto professionale.
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