Primo via libera della Camera dei Rappresentanti americana alla riforma, il Usa Freedom Act, della National Security Agency (Nsa), nella bufera dopo le rivelazioni della "talpa" Edward Snowden di quasi un anno fa. Un testo voluto dal presidente Barack Obama, approvato a larga maggioranza, 303 sì e solo 121 no, che passerà all'esame del Senato. E' stato criticato dai 'big' della Silicon Valley e dalle Ong che si battono a difesa della privacy perche' giudicato troppo ambiguo. Il testo approvato include infatti alcuni cambiamenti che già da settimane avevano provocato una levata di scudi di un'ampia coalizione di gruppi di sostegno della privacy e i giganti del web, tra cui Google, Apple e Microsoft. Secondo questi critici, una riforma realmente efficace dovrebbe vietare in modo completo la raccolta di dati elettronici su tutti gli americani, mentre le deroghe contenute nel testo di fatto ancora permette a Fbi e agenzie governative, compresa la Nsa, di monitorare un gruppo enorme di persone, potenzialmente milioni.
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