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Corte Israele annulla legge insediamenti

Corte Israele annulla legge insediamenti

Avrebbe legalizzato colonie su terre palestinesi in Cisgiordania

TEL AVIV, 10 giugno 2020, 14:31

Redazione ANSA

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© ANSA/AFP

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La Corte Suprema di Israele ha annullato come "incostituzionale" la legge del 2017 che avrebbe legalizzato insediamenti ebraici in Cisgiordania costruiti su terra privata palestinese. La decisione - che avviene mentre il governo Netanyahu intende annettere parti della Cisgiordania - si basa sul fatto, scrive la Corte, che la legge "viola i diritti di proprietà e di eguaglianza dei palestinesi mentre privilegia gli interessi dei coloni israeliani sui residenti palestinesi". Riguarda circa 4.000 case costruite dai coloni.
    I giudici - la decisione è stata presa con 8 voti a favore e 1 contro - hanno anche stabilito che la legge non "fornisce sufficiente rilievo" allo status dei "Palestinesi come residenti protetti in un'area sotto occupazione militare". La discussa legge era stata congelata nei suoi effetti dai molti ricorsi presentati da ong palestinesi e israeliane alla Corte.
    L'Avvocato generale dello Stato Avichai Mandelblit si era rifiutato di difenderla davanti alla Corte.

"In quanto amici di Israele, siamo molto preoccupati per l'annessione, che non si concilia con il diritto internazionale", ha detto il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, incontrando a Gerusalemme il suo omologo israeliano, Gabi Ashkenazi. "Noi continuano a sostenere la Soluzione dei 2 stati. Occorre una spinta creativa per far rivivere le trattative". Maas vedrà anche il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Benny Gantz. Subito dopo avrà un colloquio su internet con il premier palestinese Mohammed Sthayyeh e quindi proseguirà per Amman.

   

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