Cinque studenti iracheni sono stati uccisi oggi dalla repressione governativa in corso a Baghdad delle proteste per il carovita e la corruzione. Lo riferisce l'Osservatorio iracheno per i diritti umani, secondo sale così a 78 il bilancio dei manifestanti uccisi e oltre 3mila i feriti da venerdì scorso nella capitale e nelle altre città del centro-sud del Paese in rivolta. Ai primi di ottobre 149 manifestanti erano stati uccisi in una settimana. Sono così più di 200 i civili uccisi dalla repressione governativa dall'inizio del mese. Intanto l'esercito iracheno ha imposto il coprifuoco notturno dalla mezzanotte locale (le 23 in Italia) fino alle 6. Da ieri manifestanti e attivisti erano riusciti a rimanere nella centrale piazza Tahrir della capitale. Le forze di sicurezza tentano di evitare che i manifestanti occupino gli spazi pubblici della città.
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