"I nostri soldati sono pronti ad
accogliere ad occhi aperti i nemici ai confini e non siamo
preoccupati né dei piccoli né dei grandi nemici". Così il
comandante in capo delle Guardie della rivoluziona iraniana,
maggiore generale Hossein Salami, citato dall'agenzia Mehr.
"Oggi siamo diventati così potenti che (i nemici) sono costretti
a collegare a noi qualsiasi incidente lanciando false accuse",
ha detto Salami, negando così nuovamente un coinvolgimento della
Repubblica islamica nell'attacco di sabato scorso agli impianti
petroliferi sauditi di Aramco, per cui Washington e Riad hanno
invece accusato Teheran.
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