Entro 10 giorni l'Iran supererà
il limite delle riserve di uranio a basso arricchimento
consentiti dall'accordo sul nucleare del 2015. Lo ha riferito il
portavoce della Agenzia iraniana per l'energia atomica, Behrouz
Kamalvandi, durante una visita di giornalisti locali al reattore
ad acqua pesante di Arak. Dopo l'ultimatum lanciato del
presidente iraniano Hassan Rohani ai restanti partner
dell'intesa lo scorso 8 maggio - a un anno dal ritiro
unilaterale degli Usa - Teheran aveva già riferito di aver
quadruplicato la sua produzione di uranio a basso arricchimento
(non oltre il 3,67%) utilizzato come combustibile per i reattori
nucleari. Un aumento delle riserve di uranio e acqua pesante era
stato certificato anche dall'ultimo rapporto dell'Aiea di fine
maggio, che però confermava la loro permanenza entro le soglie
fissate dall'accordo, cioè 202,8 kg di uranio e 130 tonnellate
di acqua pesante. Secondo il portavoce iraniano, l'aumento delle
riserve di uranio corrisponderà ai "bisogni della nazione".
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