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Trump vuole il ritiro dalla Siria ma il Pentagono è contrario

Il Pentagono starebbe cercando di dissuadere il presidente americano

Gli Stati Uniti stanno preparando il ritiro totale delle loro forze dal nord-est della Siria. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali i funzionari americani hanno iniziato a informare i partner dell'area del loro piano. "Abbiamo sconfitto l'Isis in Siria", afferma Donald Trump su Twitter, spiegando che la lotta all'Isis era "l'unica ragione di essere lì".

Il Pentagono starebbe cercando di dissuadere il presidente americano intenzionato a ritirare completamente le truppe Usa dalla Siria. Un annuncio che potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Lo riporta il New York Times, spiegando come i vertici del Dipartimento della difesa cerchino di convincere la Casa Bianca che una mossa del genere sarebbe un tradimento degli alleati curdi le cui truppe da anni operano a fianco di quelle Usa in Siria e che rischierebbero di essere attaccate da un'offensiva della Turchia.

L'Isis in Siria ha ucciso circa 700 prigionieri negli ultimi due mesi nelle zone orientali del paese: lo ha riferito oggi l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), fornendo un bilancio che non può essere verificato in maniera indipendente sul terreno.

Secondo l'Osservatorio, i 700 prigionieri sono stati uccisi nella zona ancora in mano all'Isis, tra l'Eufrate e il confine con l'Iraq, nel distretto di Hajin. La zona è da settimane investita da un'offensiva delle forze curdo-siriane, nell'area sostenute da miliziani arabi cooptati dalla Coalizione anti-Isis a guida Usa. Nei giorni scorsi, le forze curdo-siriane hanno preso il controllo della cittadina di Hajin. E sono in corso i combattimenti a sud di Hajin. Nella zona, secondo le forze curde, rimangono fino a 5mila miliziani dell'Isis. Gli Usa avevano affermato nei giorni scorsi che i jihadisti nella zona di Hajin sono circa duemila.
   

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