E' di almeno 46 morti il tragico bilancio di un raid aereo contro una moschea a Jeenah nella provincia di Idlib in Siria, zona controllata dai ribelli. Lo riferiscono attivisti siriani e nuclei di primo intervento. Più alto il bilancio secondo l'Osservatorio siriano dei diritti umani che parla di almeno 42 morti, molti dei quali civili.
Jeeneh si trova a ovest di Aleppo dove si sono rifugiati centinaia di migliaia di siriani in fuga dai combattimenti.
Nella regione le forze russe e siriane hanno condotto in passato dei raid.
Una fotografia mostra frammenti di un missile Usa (aria-terra) AGM-114 Hellfire, sostiene il ministero della Difesa russo che sollecita "una presa di posizione" da parte di Washington. "Non può esserci spazio, questa volta, per la retorica anti-russa", ha dichiarato il portavoce Igor Konashenkov.
Il Pentagono nega che nel corso di un raid americano contro al Qaida nel nord della Siria, nella provincia di Aleppo, i missili Usa abbiano colpito una moschea.
L'obiettivo - ha spiegato il portavoce del Dipartimento alla Difesa Usa Jeff Davis - era un meeting dei jihadisti in cui decine di militanti sono rimasti uccisi. Al momento - ha aggiunto - non si registrerebbero vittime civili
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