(ANSA) - BEIRUT - Un traffico di prodotti alimentari destinati ai 'caschi blu', una parte dei quali sarebbe stata rivenduta a commercianti locali: è questa l'ipotesi al centro di indagini avviate dall'Unifil, la missione dell'Onu in Libano, in collaborazione con le autorità locali. Una vicenda che, secondo quanto affermato dal quotidiano spagnolo El Pais in un'inchiesta, vedrebbe coinvolti anche militari italiani del contingente. Da Naqura, dove ha sede il comando Unifil, il portavoce Andrea Tenenti ha confermato che le indagini sono in corso "da tempo" ma "al momento non ci sono ancora prove che possano confermare una sistematica operazione legata al traffico d'alimenti o ancor meno il coinvolgimento di alcuni contingenti". E anche lo Stato Maggiore della Difesa, dopo aver sentito il comando delle Nazioni Unite in Libano, ha affermato che "al momento il personale del contingente militare italiano risulta estraneo a tale vicenda". Da parte sua, la Procura militare di Roma ha fatto sapere di essere impegnata a "verificare" la notizia per stabilire se vi siano reati di rilevanza penale.