Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Satellite mostra distruzione Ramadi

Satellite mostra distruzione Ramadi

Distrutta da mesi di scontri tra Isis ed esercito iracheno

RAMADI (IRAQ), 05 maggio 2016, 18:10

Redazione ANSA

ANSACheck

Immagine satellitare di Ramadi, prima e dopo © ANSA/AP

Immagine satellitare di Ramadi, prima e dopo © ANSA/AP
Immagine satellitare di Ramadi, prima e dopo © ANSA/AP

La città di Ramadi è rasa al suolo, distrutta dai combattimenti  tra l'esercito iracheno e i miliziani dell'Isis e dai bombardamenti della coalizione a guida Usa. E' quanto mostrano le immagini satellitari della città irachena, capoluogo della provincia di Al Anbar. Oltre 3.000 edifici distrutti, quasi 400 strade e ponti danneggiati o distrutti tra maggio 2015, quando i jihadisti conquistarono la città, e il 22 gennaio dopo la riconquista delle forze irachene.

La maggioranza della popolazione, che un tempo contava 1 milione di persone, è fuggita e non può tornare nella città strappata all'Isis a causa della devastazione. Negli 8 mesi in cui i jihadisti hanno avuto in mano Ramadi, circa 800 civili sono rimasti uccisi in scontri, raid aerei ed esecuzioni. Ora i pochi segni di vita visibili sono i soldati che presidiano posti di blocco, ridipinti e decorati con fiori di plastica. "Tutto ciò che hanno lasciato sono macerie. E non puoi fare niente con le macerie", ha detto il maggiore Mohammed Hussein, a capo del battaglione antiterrorismo tra i primi ad entrare a Ramadi dopo la cacciata dell'Isis.   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza