E' diminuita l'entità della
carneficina giornaliera in Iraq da marzo ad aprile: secondo il
rapporto diffuso oggi dalla missione delle Nazioni Unite in
Iraq, Unami, in un mese si è passati da 1.119 persone uccise a
741. Una buona notizia rovinata subito dal nuovo duplice attacco
di oggi a sud di Baghdad con un bilancio di 23 morti destinato
inevitabilmente a salire visto l'alto numero di feriti.
Delle 741 vittime di aprile, 410 erano civili mentre il
resto erano membri delle forze di sicurezza. Nello stesso mese
sono stati feriti 1.374. A marzo, invece, i feriti sono stati
1.561.
La zona più colpita è stata la capitale, Baghdad, con 232
civili uccisi e 642 feriti, seguita dalla provincia
settentrionale di Ninive, che è quasi interamente controllata
dall'Isis, con 72 morti e 30 feriti.
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