Trenta anni fa il dissidente
ebreo russo Anatoly (Natan) Sharansky varcava da uomo libero a
Berlino il Ponte delle Spie, al termine di una prigionia di otto
anni un Gulag sovietico. Subito avrebbe proseguito per Tel Aviv
dove lo attendevano il premier israeliano Shimon Peres e il
ministro degli esteri Yitzhak Shamir. L'anniversario e' stato
ricordato oggi dalla figlia, con un intervento sul Times of
Israel.
Sharansky - che e' adesso alla guida della Agenzia Ebraica -
resta anche oggi un punto di riferimento per quanti nel mondo
lottano contro regime totalitari.
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