"Non vogliamo una guerra, ma non la
temiamo". E' questo il messaggio inviato a Israele dal leader
dell'Hezbollah libanese, Seyed Hassan Nasrallah, dopo un attacco
compiuto dalle sue milizie mercoledì in cui due soldati
israeliani sono stati uccisi per rappresaglia ad un raid dello
Stato ebraico in cui il 18 gennaio scorso, sulle Alture del
Golan siriane, erano morti sei combattenti dello stesso Partito
di Dio e un generale dei Pasdaran iraniani.
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