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Isis sferra attacco su strada per Baghdad. Uccisi 42 soldati

Isis sferra attacco su strada per Baghdad. Uccisi 42 soldati

02 ottobre 2014, 15:52

Redazione ANSA

ANSACheck

. © ANSA/EPA

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Almeno 42 soldati iracheni sono stati uccisi oggi in un'offensiva dello Stato islamico (Isis) nel distretto di Hit, 150 chilometri a ovest di Baghdad. Lo riferisce l'agenzia irachena Nina, aggiungendo che l'attacco dei jihadisti sarebbe stato tuttavia respinto grazie ai raid aerei della Coalizione internazionale guidata dagli Usa.

"I combattimenti a nord di Hit continuano", ha detto una fonte militare. In precedenza era stato affermato che le forze dello Stato islamico erano riuscite ad impadronirsi dell'intero distretto, attaccando i posti di blocco dell'esercito con tre autobomba. La stessa fonte aveva aggiunto che i jihadisti avevano preso il controllo di diversi comandi delle forze armate, tra cui un battaglione di carri armati. Combattimenti sono segnalati oggi anche nella provincia di Salahuddin, a nord di Baghdad, dove la Coalizione internazionale ha compiuto raid su postazioni dell'Isis nei distretti di Dhuluiya, Yathrib e Balad.

Se l'Isis riuscirà a prendere la città siriana di Kobane, al centro di duri scontri in queste ore fra jihadisti e milizie curde, anche il processo di pace in Turchia fra curdi e governo di Ankara rischia di saltare. Lo ha ha fatto sapere Abdullah Ocalan, leader storico del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) detenuto in Turchia. 
"L'assedio di Kobane (cittadina a popolazione curda della Siria, a ridosso del confine turco) non é un assedio qualunque, ma un tentativo di massacro e, se riuscirà, segnerà la fine del processo" di pace turco-curdo, ha avvertito Ocalan in un messaggio consegnato a una delegazione che lo ha visitato nell'isola-prigione turca di Imrali in cui é recluso e che è stato poi rilanciato dall'agenzia curda Firat News.
Il monito arriva mentre il parlamento di Ankara è impegnato a esaminare il via libera a una partecipazione militare turca in Siria e Iraq contro l'Isis: organizzazione che l'ex premier e attuale presidente islamico-conservatore Recep Tayyip Erdogan è accusato di avere a lungo sostenuto, o almeno tollerato, come arma contro il regime di Damasco di Bashar al-Assad.

Intanto ieri almeno 41 bambini sono morti in un doppio attentato kamikaze che ha colpito un quartiere della città siriana di Homs.

 

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