Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ammette che i negoziati israelo-palestinesi mediati da Washington sono in bilico e ammonisce che per salvarli occorre colmare in fretta "il fossato". Parlando oggi da Algeri, Kerry ha evocato progressi nei colloqui della notte scorsa a Gerusalemme fra il suo emissario e i negoziatori delle parti, ma ha sottolineato che il momento resta comunque "critico". "Esiste ancora un fossato che deve essere colmato molto rapidamente", ha avvertito Kerry.
Alla radio militare il ministro dell'edilizia Focolare ebraico ha riferito che le trattative di pace israelo-palestinesi "sono bloccate. Abu Mazen ha sputato su tutti". E' una delle prime reazioni di Israele all'iniziativa del presidente dell'Anp di chiedere l'adesione della Palestina a 15 trattati e convenzioni internazionali, che a sua volta era stato minacciato se Israele non avesse liberato, come pattuito, l'ultima tranche di prigionieri palestinesi. Ma il Dipartimento di Stato Usa risponde: sia Israele sia l'Anp hanno intrapreso ''passi non utili'' al processo di pace negli ultimi giorni, ma entrambe le parti hanno comunque assicurato di non voler abbandonare i negoziati, ha detto un alto funzionario. ''Entrambe le parti - ha spiegato - hanno intrapreso passi non utili in queste ore, ma tutti e due non vogliono chiudere i negoziati''.
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