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Cinque politiche lanciano il progetto per un 'Spagna femminista'

Cinque politiche lanciano il progetto per un 'Spagna femminista'

La vicepremier Díaz: 'Inizia un qualcosa di meraviglioso'

MADRID, 13 novembre 2021, 14:13

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Sviluppare un "progetto di Paese" femminista e basato "sull'ascolto della società": è l'idea di cinque leader politiche di partiti della sinistra spagnola — tra le quali la vicepremier e ministra del lavoro Yolanda Díaz —, riunitesi in un teatro di Valencia in un atto pubblico accompagnato da grandi aspettative mediatiche. Un evento dal titolo "Altre politiche", presentato come uno spazio "di dialogo" al di là delle sigle di partito e non come iniziativa elettorale. Ma nel corso del quale è stata espressa la "volontà" di "aprire un nuovo ciclo politico" per rappresentare "lo tsunami femminista" verificatosi negli ultimi anni in Spagna.
    "Credo sia l'inizio di un qualcosa di meraviglioso", ha detto la stessa Díaz. "Presidente, presidente"", la inneggiava buona parte delle centinaia di persone presenti. Recentemente, la vicepremier ha reso noto di essere al lavoro per un nuovo spazio politico a sinistra del Partito Socialista (principale forza di governo), pur senza dire apertamente se si vuole candidare alle prossime elezioni.
    Le altre partecipanti sono state la sindaca di Barcellona Ada Colau, la vicepresidente della regione di Valencia Monica Oltra, la leader dell'opposizione nella regione di Madrid Mónica García e la consigliera comunale della città autonoma di Ceuta Fatima H. Hossain. Più educazione e sanità pubbliche, necessità di misure per frenare la crisi climatica, lotta alle disuguaglianze sociali e alla precarietà sul lavoro sono state alcune delle linee politiche su cui hanno discusso. All'evento non hanno preso parte le ministre Ione Belarra e Irene Montero, leader della formazione Unidas Podemos, socio di governo di Sánchez e principale forza politica negli ultimi anni a sinistra dei socialisti. Prima dell'incontro, le 5 leader sono state accolte dalla protesta di alcuni esponenti del settore autotrasporti, riportano media iberici.
   

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