"La crisi legata al Covid-19 ci ha
sicuramente posto dinanzi a una realtà inattesa e drammatica, ma
le sensibilità ambientali non solo non ne hanno risentito, ma
anzi si sono rafforzate ed estese. E anche in conseguenza di
questo processo sono sempre più condivise e sono diventate parte
dell'agenda internazionale. E queste sensibilità non riguardano
più solo l'ambito ambientale, ma rivestono un ruolo centrale
nella ripresa economica". Lo ha detto il ministro degli Esteri
Luigi Di Maio nel suo intervento all'evento organizzato da
Legambiente dal titolo 'La nostra Italia: piu' verde innovativa
e inclusiva: le proposte di Legambiente per il Piano nazionale
di ripresa e resilienza'.
"Ciò che osservo - ha proseguito Di Maio - è una serie di
opportunità per passare dall'epoca della semplice 'attenzione
per l'ambiente' a un'epoca che definirei di 'consapevolezza
ambientale integrata': integrata da una strategia economica
intelligente, che vede la salvaguardia dell'ecosistema da qui al
2050 come opportunità per creare nuove attività produttive
sostenibili, per trasformare gradualmente quelle vecchie,
generando posti di lavoro, sia nel mercato interno che in quello
internazionale e in quello legato all'export".
"Il nostro Paese si conferma all'avanguardia di questo
processo, come testimoniano i dati sull'economia circolare, e
quindi il riciclo di materiali, un settore in cui l'Italia è
leader in Europa", ha detto ancora il titolare della Farnesina
sottolineando che "l'istituzione del Ministero per la
Transizione Ecologica è un'ulteriore passo avanti
importantissimo in questa direzione. Un Ministero che riunisce
le competenze relative all'ambiente, al clima e all'energia, e
che evidenzia la centralità del nesso energia-clima, un aspetto
che è sempre stato qualificante della nostra politica estera. E
infatti, dedicheremo una specifica riunione ministeriale al G20
sotto presidenza italiana proprio all'energia e al clima".
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