"Jedraszewski fermati, sei uno
zero" hanno scandito oggi contro l'arcivescovo di Cracovia
davanti alla Curia una decina di migliaia di persone, giovani e
anziani, scesi in piazza per protestare contro la decisione di
giovedì scorso della Corte costituzionale che ha reso illegale
l'aborto in caso di malformazione e malattia irreversibile del
feto.
Si tratta del luogo nel quale abitava, prima di diventare
Papa, il cardinale Karol Wojtyla e dove incontrava i giovani
durante ogni pellegrinaggio a Cracovia.
"Siamo in guerra", "La donna non è un'incubatrice" gli slogan
scritti sugli striscioni. A scatenare l'ira dei manifestanti il
fatto che la decisione della Corte è stata immediatamente
accolta con soddisfazione dal Jedraszewski, che ha interrotto la
messa celebrata nel santuario dedicato al papa polacco per
dichiarare: "Non si poteva immaginare una notizia migliore".
Le proteste contro la decisione della Corte sono proseguite
sia davanti alle chiese sia davanti alle sedi del partito di
Jaroslaw Kaczynski in tutto il paese: nelle grandi città come
Varsavia, Poznan, Lodz, Danzica, Stettino, ma anche nei centri
più piccoli come Kolobrzeg, Gliwice e Olsztyn.
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