Cittadini Ue con condanne penali a
più di un anno di reclusione potrebbero, a partire dal prossimo
primo gennaio, vedersi negato l'ingresso nel Regno Unito oppure
vedersi revocato, in alcune circostanze, il diritto a
risiedervi. E' la conseguenza di modifiche alle attuali norme
britanniche in materia che arrivano oggi in parlamento a Londra,
stando a quanto riferisce la Press Association. Una stretta
voluta dall'Home Office parte della promessa del governo
britannico per maggiori controlli alla frontiera in linea con un
sistema di immigrazione "più solido e più giusto" dopo il
periodo di transizione post Brexit.
Restano tuttavia poco chiari i mezzi a disposizione delle
autorità britanniche per condurre le verifiche necessarie
all'applicazione di tali misure se il Regno Unito perde il
diritto ad accedere al database Ue per controlli sulle fedine
penali dei cittadini dell'Unione,, dato che un accordo a
riguardo non è stato ancora raggiunto.
La titolare dell'Home Office, Priti Patel, ha affermato che
le modifiche proposte hanno lo scopo di rendere il Paese "più
sicuro" e consentono un pari trattamento dei criminali a
prescindere dalla loro nazionalità.
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