"Ci rammarica profondamente la decisione degli Usa di mettere fine a tre esenzioni dalle sanzioni per tre progetti nucleari chiave in Iran dentro l'Accordo sul nucleare (Jcpoa). Questi progetti servono agli interessi di tutti sulla non proliferazione e forniscono alla comunità internazionale l'assicurazione che le attività nucleari iraniane siano sicure e a scopi di pace". Così in una nota congiunta il portavoce dell'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, e i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito.
Il 27 maggio l'amministrazione Trump ha annunciato la revoca delle esenzioni che finora hanno autorizzato tre progetti legati al programma nucleare civile iraniano, nonostante le sanzioni imposte da Washington dopo il ritiro unilaterale dal Jcpoa. Fra questi c'è anche l'ammodernamento della centrale di Arak, nell'Iran centro-occidentale. I tre progetti "sono appoggiati dalla risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza dell'Onu", ricorda la nota congiunta. "Ci stiamo consultando con i nostri partner per valutare le conseguenze di questa decisione da parte degli Stati Uniti", continuano i rappresentanti di Ue, Germania, Francia e Regno unito, "il Jcpoa è un traguardo chiave per l'architettura globale della non proliferazione nucleare e attualmente è la migliore e sola maniera per assicurare la natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano. Ecco perché abbiamo lavorato continuamente con l'obiettivo di assicurare il pieno ed efficace rispetto degli impegni nel quadro del Jcpoa, in particolare il ritorno dell'Iran alla completa conformità con i suoi impegni sul nucleare, senza ritardi".
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