E' ancora muro contro muro tra il
premier ad interim spagnolo, Pedro Sánchez, ed il presidente
della Catalogna Quim Torra: quest'ultimo, riporta la Vanguardia,
ha telefonato oggi a Sánchez, il quale però - per la seconda
volta in due giorni - si è rifiutato di rispondere.
Da Palazzo della Moncloa non arrivano conferme dirette, ma il
ministro dell'Interno ad interim Fernando Grande-Marlaska ha
ricordato che Sanchez è già stato molto chiaro al riguardo,
sottolineando oggi in una conferenza stampa che la condanna
delle violenze da parte del numero uno della Generalitat dovrà
essere "esplicita, ferma, senza sfumature, senza aggettivi,
senza equidistanze e senza mezzi termini".
Il governo, quindi, non indietreggia. Torra non solo dovrebbe
condannare le violenze ma dovrebbe anche esprimere la sua
solidarietà ai 288 agenti - di tutte le forze dell'ordine
coinvolte - rimasti feriti nel Paese: 153 della polizia catalana
(i Mossos d'Esquadra), 154 del Cuerpo Nacional de Policía e uno
della Guardia Urbana.
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