Boris Johnson avrebbe ricevuto
rassicurazioni, nelle sue conversazioni con Donald Tusk e altri
leader europei, che hanno preceduto l'invio della lettera non
firmata per la richiesta condizionata di una proroga della
Brexit, che l'istanza non riceverà una risposta in tempi brevi:
forse non prima di un vertice straordinario Ue, il 28 ottobre.
Lo scrive oggi il Sunday Times citando fonti di Downing
Street. La manovra aiuterebbe il premier Tory a far montare la
pressione sul Parlamento di Westminster fino all'immediata
vigilia della scadenza del 31 ottobre, rafforzata dalla minaccia
(almeno teorica) avanzata dal presidente francese Emmanuel
Macron di un possibile veto all'estensione, e di conseguenza di
un no deal. Nel frattempo il governo ripresenterà l'accordo di
divorzio raggiunto da Johnson con Bruxelles in aula, allegato
alle leggi attuative connesse, per cercare di ottenere l'ok
finale in modo da assicurare comunque l'uscita dall'Ue del Regno
Unito per fine mese.
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